La Blundo contro il gasdotto
L’Aquila – Riceviamo: “La Cittadina eletta al Senato Enza Blundo è intervenuta oggi in aula per portare all’attenzione l’ennesimo scempio ambientale che si attuerebbe ai danni dei cittadini abruzzesi qualora la società Snam Rete Gas realizzasse il metanodotto Sulmona – Foligno.
La rappresentante del Movimento 5 stelle ha spiegato “come la realizzazione del metanodotto della Rete adriatica, un’opera imponente, ovvero il posizionamento di un tubo di 167,7 chilometri e di 1,2 metri di diametro, con centrale di compressione a Sulmona, che richiede una zona di rispetto di 40 metri ed andrebbe ad interessare zone ad elevato rischio sismico e di notevole interesse ambientale”. “Un progetto che riguarda molti comuni dell’Aquila: Pizzoli, Barete, Cagnano, Montereale, Barisciano, San Demetrio, San Pio delle Camere, Fagnano e appunto Sulmona. In questi quattro anni la costruzione di quest’opera ha incontrato le forti proteste di comitati ed associazioni di cittadini, in quanto attraverserebbe il Parco Nazionale del Gran Sasso e i Monti della Laga, oltre a cinque zone a protezione speciale e di interesse comunitario, al punto da indurre la Regione Abruzzo all’emanazione di una Legge Regionale, la n. 28 del 19 giugno 2012, con la quale si modificava unilateralmente la disciplina precedente in fatto di competenze regionali sulla localizzazione e realizzazione di oleodotti e gasdotti nelle zone sismiche. Ieri, accogliendo il ricorso presentato dal Governo, la Consulta ha dichiarato l’incostituzionalità di questa Legge, richiamandosi alla natura concorrente della potestà legislativa sulla materia. Inoltre” – sottolinea la Blundo – “quattro anni di battaglie dei cittadini rischiano di andare perdute scontrandosi apertamente contro i principi di tutela ambientale e del territorio, i quali dovrebbero rappresentare una delle priorità del Governo”.
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