L’amara riflessione su chi siamo davvero
Due episodi, due riflessioni, una più amara dell’altra. Il celebre fotografo collezionista di sensazioni forti Oliviero Toscani ha detto che la terra aquilana è una vecchia puttana e che bisognerebbe pensare a rifare la città altrove. Parole forti, non sorprendenti in uno come Toscani, che hanno ricevuto risposte e sono state rispedite al mittente dalla senatrice Pezzopane. Come da altri. Ma in fondo, tutti sanno che non mancano – neppure in Abruzzo – persone che la pensano anche peggio. Nel senso che di ricostruzione farebbero semplicemente a meno. Non rifare nulla, spedire la gente di qua e di là , liquidare la comunità aquilana. Magari dando tanto a testa ai giovani, perchè si rifacciano una vita altrove. Se non fosse così, la ricostruzione sarebbe in atto e il Ministro Trigilia non verrebbe a dire semplicemente – dopo ben 4 anni – che non ci sono i soldi.
L’altra riflessione la suscita, da Pescara, la reazione sul web di tanti, diremmo troppi, che si sbracciano a rimproverare Guerino Testa per aver ricevuto con educazione e rispetto la ministra Kyenge. Che per molti ha una colpa: essere nera. E congolese di origine. Che sia una persona perbene, un medico, una ministra che fa il suo lavoro, importa assai poco. E’ nera e la gente reagisce se Testa la riceve da signore.
Amare riflessioni. Un tempo ci riempivamo la bocca accusando di razzismo gli USA e leggendo libri sull’argomento, o guardando film. Rimangiamoci tutto. In Italia, anno 2013, stiamo peggio. Appena assaggiata la migrazione straniera, siamo diventati più zelanti degli zelanti. A quando un Klu Klux Klan? A quando una onesta verifica e ammissione di colpa su chi siamo davvero, in questo paese?
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