Il Ministro Carlo Trigilia su risorse per ricostruzione: “Bambole, non c’è una lira”


L’Aquila – OCCORRONO 10 MILIARDI, MA FINO AL 2015 CI SONO SOLO 630 MILIONI – (Foto: si tenta di rinascere, ma è dura nel cuore dell’Aquila distrutta) - Come un vecchio capocomico degli anni del dopoguerra alle sue scalcagnate ballerine di avanspettacolo dopo una serata magra: “Bambole, non c’è una lira”. E si saltava la cena. Qui si sta invece saltando una vita intera.
Per la ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del cratere occorrono 10 miliardi di euro. “Tuttavia – ha detto oggi il ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, rispondendo ad una interrogazione di Sel al question time alla Camera, le risorse disponibili attualmente per la ricostruzione sono pari solo a 630 milioni di euro fino al 2015. Esiste quindi un problema di integrazione delle risorse che il Governo e’ impegnato ad affrontare a partire dalla prossima legge di stabilita’”.
Primo firmatario del documento e’ il deputato abruzzese di Sinistra Ecologia Liberta’ Gianni Melilla che ha evidenziato come a piu’ quattro anni dal sisma (6 aprile 2009) “il centro storico dell’Aquila e’ ancora disabitato, le case sono chiuse e i palazzi puntellati. La ricostruzione e’ in grave ritardo”.
Nell’audizione svolta alla Camera – presente il ministro – “si e’ stimato – ha detto Melilla – in 10 anni il tempo della ricostruzione”, soldi da spalmare un miliardo l’anno, come chiesto principalmente dal sindaco Cialente”. Trigilia ha fatto sapere che “con riferimento allo stato di attuazione del processo di ricostruzione mi segnalano il rientro a casa di circa il 70% degli sfollati e il solo comune dell’Aquila ha inoltre gia’ erogato circa 23 mila contributi alla ricostruzione privata per la maggior parte concentrata nella periferia della citta’. Bisogna tuttavia riconoscere, e io stesso ho potuto constatarlo recandomi qualche settima fa a L’Aquila, che il problema della ricostruzione del centro storico, cosi’ come dei centri storici del cratere, resta in gran parte da affrontare. C’e’ un ritardo da questo punto di vista – ha proseguito Trigilia – che il Governo e’ impegnato a colmare. In particolare sono stati istituiti due uffici speciali per la ricostruzione che adesso stanno lavorando e sono quasi arrivati a regime”.


17 Luglio 2013

Categoria : Cronaca
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