Sanitopoli (2): difensori su Angelini


Pescara – “UN PROCESSO PER STALKING, NON PER TANGENTI” – “Nelle accuse di Angelini non c’e’ mai una circostanza fattuale che possa dare concretezza alle sue affermazioni contro gli imputati”. E’ uno dei passaggi dell’arringa dell’avvocato Giandomenico Caiazza, foto, difensore con altri legali dell’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco, al processo su presunte tangenti nel mondo della sanita’ abruzzese, noto come Sanitopoli. L’avvocato, riferisce l’AGI, riferendosi in particolar modo ai viaggi dell’ex imprenditore della sanita’ a casa di Del Turco, a Collelongo, ha sostenuto la “natura fantasiosa e calunniosa” delle dichiarazioni di Angelini e ha detto che l’ex titolare di Villa Pini “non e’ il concusso, e’ lo stalker di Del Turco. Questo e’ un processo per stalker non per tangenti”.
A proposito dei prelievi effettuati da Angelini ha fatto notare che sono tanti “un marasma, un mare di prelievi, che a valore di riscontro dimostrano l’impossibilita’ di una ricostruzione umana da parte di Angelini”. Caiazza ha inoltre sostenuto che il valore indiziario dei prelievi e dei telepass di Angelini “e’ zero spaccato”. Tra le altre cose ha fatto notare “il contrasto insanabile tra le dichiarazioni di Angelini e della moglie” in quanto l’ex titolare di Villa Pini “ha sempre detto di non avere un’agenda, una memoria scritta, relativa agli episodi concussivi. La moglie ha invece dichiarato che Angelini aveva un elenco scritto”.
A Del Turco si attribuisce una frase lapidaria, a detta a tiro di giornalisti: “Dobbiamo essere assolti per non aver commesso il fatto”


17 Luglio 2013

Categoria : Cronaca
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