Arresti ACA: “Una goccia nel mare”
L’Aquila – “La notizia dell’arresto dei vertici dell’ACA S.p.a. (la societa’ partecipata dai comuni pescaresi che gestisce il servizio idrico integrato) giunge all’indomani dell’ennesimo rinvio del Consiglio regionale sullo stato di salute degli impianti di depurazione regionali, disposta ieri per mancanza del numero legale. Ed aiuta a capire le cause del livello di inquinamento cosi’ elevato dei fiumi e del mare abruzzese”. Interviene cosi’ Carlo Costantini (Mov139), a poche ore dalla notizia dell’operazione che stamani ha portato a sei arresti per appalti truccati.
“Se gli appalti per le fogne di Pescara sono stati truccati, come pare emergere dall’inchiesta, potevano il fiume ed il mare di Pescara essere puliti e perfettamente balneabili? Certamente no! L’inchiesta della Procura di Pescara – alla quale sento, da cittadino pescarese, di dover rivolgere il mio piu’ profondo senso di gratitudine, per avere avuto la capacita’ di scoperchiare un enorme ‘verminaio’ – rappresenta una goccia nel mare degli imbrogli colossali ed impuniti che hanno caratterizzato la gestione del settore”. “Proprio ieri – prosegue il consigliere regionale – rileggendo la relazione che avrei dovuto presentare al Consiglio regionale, riflettevo sul fatto che il settore idrico abruzzese e’ stato rapinato in pochi anni della somma spaventosa di quasi 1 miliardo di euro! A tanto ammonta, infatti, la cifra sparita dal sistema, grazie a vere e proprie rapine poste in essere da amministratori spregiudicati o, nella migliore delle ipotesi, incompetenti ed incapaci che, con il loro sostegno o con la loro interessata compiacenza negli organi assembleari (assemblee dei sindaci), hanno consentito negli anni al sistema di prosperare e di rafforzarsi”.
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