Drago d’oro al Teatro Sociale Pescara
Pescara – (di Stefano Leone) – LA COMPAGNIA PORTA PESCARA E L’ABRUZZO SUL PODIO PIU’ ALTO – (Foto: il gruppo teatrale, Massimo Leone e la regista Federica Vicino) - Serata di Gala conclusiva per la rassegna teatrale ‘Drago d’Oro’ di San Giorgio a Cremano (Napoli). Ieri, domenica 14 luglio 2013, nelle Fonderie Righetti di Villa Bruno, la quarta edizione della kermesse, dedicata a Mario Scarpetta, diretta Antonio Monaco e Valerio Piccoli, è giunta al termine con la consegna dei premi ai vincitori delle varie sezioni teatro. Madrina della serata l’attrice Maria Basile Scarpetta che ha offerto un commosso ricordo del marito, Mario Scarpetta, straordinario ed indimenticato interprete del teatro e della tv, scomparso il 14 novembre 2004. A decretare i premi per “Miglior Attore” e “Miglior Attrice”, protagonista e non protagonista, Miglior allestimento scenico e, il più ambito, “Premio Drago d’Oro 2013”, la giuria tecnica presieduta dall’attore Sergio Solli e composta, oltre allo stesso Solli, da Massimo Canzano, Luigi Troisi, (fratello di Massimo Troisi), Rosaria De Vita e Rosario Raimo. La rassegna ‘Drago d’Oro’ è un’iniziativa dell’Accademia Nazionale Teatrale Sonora diretta da Mariano Rigillo ed è stata realizzata con il patrocinio della Città di San Giorgio a Cremano. Cinque le compagnie che si sono sfidate sul palcoscenico, ‘Punto e a Capo’, ‘Andrea Gemma’, ‘Quadrifoglio’ di Napoli, ‘Luna Nova’ di Latina e ‘TSP’ di Pescara. E, proprio il Teatro Sociale Pescara, l’ha spuntata su tutti aggiudicandosi il prestigioso premio e non solo come migliore compagnia. Il TSP, l’ha spuntata su tutti aggiudicandosi, oltre il podio più alto come migliore compagnia teatrale, anche il Drago d’Oro come migliore regia con Federica Vicino e come migliore attore protagonista con il giovanissimo Massimo Leone. Il Teatro Sociale Pescara ha proposto al pubblico del ‘Drago d’Oro’ lo spettacolo intitolato ‘L’uomo carbone’ e dedicato alla tragedia di Marcinelle, in Belgio in cui, l’8 agosto 1956, persero la vita 262 minatori impegnati nell’estrazione del carbone. Il testo, scritto da Michele Di Mauro (uno dei tre protagonisti) e Federica Vicino (che ne firma anche la regia), racconta la storia di Antonio e Sandro, due fratelli di origine abruzzese come 60 dei 136 italiani partiti per il Belgio all’indomani della stipula dell’accordo ‘Uomo-Carbone’ tra i due paesi ed uccisi dall’esplosione del pozzo n. 1 all’interno della miniera. L’allestimento, che ha debuttato a Pescara nel 2010 ed è andato in scena a Charleroi, in Belgio in occasione dell’inaugurazione del Museo della Memoria ricavato dall’ex miniera di Bois du Cazier, impegna gli attori Massimo Leone, Davide Clivio e Nichy De Chiara nelle vesti di tre minatori che, come tanti italiani dell’epoca, lasciarono il loro paese con in tasca la domanda di emigrazione e nel cuore i sogni, le speranze ed i timori di ragazzi qualunque. Dall’esordio nel 2010 con tre anni di repliche anche all’estero, dunque, è arrivato il meritato riconoscimento a questa compagnia che ha portato in Abruzzo il prestigioso “Drago d’Oro”. Il valore aggiunto a questo grande traguardo è il fatto di averlo raggiunto nella città che ha dato i natali ad uno degli attori più grandi che il nostro paese abbia mai avuto, Massimo Troisi. La passerella finale, dunque, è tutta per la comitiva abruzzese che ha sbancato la IV° edizione del Premio Drago d’Oro. La compagnia teatrale di Pescara ha portato a casa, infatti, il primo premio come miglior compagnia, il premio alla migliore regia per federica Vicino, il premio al miglior attore protagonista al giovanissimo Massimo Leone. Al termine della serata finale di Gala, Federica Vicino esprime tutto il suo compiacimento per il premio che dice di voler dedicare, “la vittoria del Drago d’Oro ai miei attori, che hanno dato anima, corpo, vita e magia a “L’uomo carbone”, uno spettacolo che ci ha portato lontano. Molto più lontano di quanto noi stessi avessimo immaginato”. Anche il giovane Massimo Leone, al suo primo grande riconoscimento della sua breve carriera teatrale, con malcelata emozione e stringendo ancora fra le mani la statuetta con il logo dorato del Drago, dice: “Vorrei ringraziare pubblicamente i miei amici e colleghi del Teatro Sociale di Pescara, presenti e non, per questa serata piena di emozioni e traguardi raggiunti. Questi traguardi non devono essere visti come tali, ma come un punto di partenza sempre nuovo per poter regalare emozioni a tutte le persone che ci guarderanno e crederanno in noi. Grazie ragazzi. Ognuno di voi è un piccolo insegnamento di vita, di come delle persone si possono unire per realizzare sogni concreti, tra sudore, passione e, a volte, momenti brutti, affrontati sempre insieme per poter tornare in alto sempre più forti. Grazie ragazzi. Un grazie lo dice anche il mondo della cultura abruzzese in generale, teatrale in particolare, a chi, come questi ragazzi e ragazze, hanno saputo e, sanno ogni giorno, rendere omaggio all’attività teatrale con passione e dedizione non comuni.
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