Scalzitti, ASL dovrà pagare accompagnamento

Castel di Sangro – Il giudice del Tribunale di Sulmona Roberto Amatore ha accolto il ricorso di Angela Scalzitti, 59 anni, di Castel di Sangro, malata di tumore, alla quale la Asl aveva negato l’indennita’ di accompagnamento e che nel dicembre 2008 annuncio’ di voler ricorrere all’eutanasia ‘per mettere fine a una vita di stenti’. Il comitato tecnico nominato dal giudice, dopo aver visitato la donna, ha rilevato che sussistono i presupposti medici affinche’ gli venga integrata la pensione con l’indennita’ di accompagnamento. La Asl dovra’ rifondere 4 mila euro piu’ gli interessi maturati per i ratei non percepiti dalla Scalzitti dal luglio 2008 al dicembre dello stesso anno, mentre era sottoposta ai cicli di chemioterapia, oltre a dover pagare le spese legali e di giudizio. “E’ una vittoria, non per Angela ma per tutti quelli che si trovano nelle sue stesse condizioni. Il tribunale – ha riferito il legale della donna, Andrea Liberatore – ha sancito uno dei precetti fondamentali della Costituzione, quello del diritto alla salute”. Intanto l’avvocato Liberatore, che e’ anche assessore alle politiche sociali del comune di Castel di Sangro, prepara la battaglia politica per emendare la legge in materia di indennita’ di accompagnamento agli invalidi civili totalmente inabili, coinvolgendo tutti i politici del territorio.
In tutta la vicenda, a parte gli aspetti giuridici e giudiziari (ci sono voluti nove mesi per la sentenza), spiccano alcuni particolari che amareggiano chi ha un minimo di sensibilità umana: alla Scalzitti dovevano essere risparmiati certi momenti infelici che l’hanno portata a minacciare l’eutanasia. In un paese civile certe cose non dovrebbero accadere, e le leggi sulla salute dovrebbero essere più chiare e più efficaci. Con quello che costa la sanità, la gente ha diritto di pretenderlo. Purtroppo, ora occorrerà un’altra battaglia per cambiare la legge. Amaro paese questa Italia in cui viviamo.

16 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca