Kyenge: “L’Italia non è razzista” – La digos sui cappi di F.N. – Nessuno vigilava?
Pescara – NESSUN COMMENTO NEPPURE SULL’ACCOGLIENZA DI F.N. – (Foto: la Kyenge e le immagini dei cappi di Forza Nuova su Sky questa mattina) – E’ lei, che ha subito diversi attacchi sicuramente di matrice razzista, anche da importanti esponenti del mondo politico, ad affermare che gli italiani non sono razzisti, con atteggiamento comprensivo e generoso, appena dopo gli insulti (con successive scuse apparse a molti ipocrite), da parte del leghista Calderoli. O almeno, come ha detto pacatamente, che molti italiani non sono razzisti e non urlano invettive. La ministra ha risposto ai giornalisti che la incalzavano, naturalmente, sulle parole di Calderoli. “Non voglio scendere al suo livello” ha premesso la ministra.
“Le dimissioni non le richiedo, e non attuerò azioni legali. Questo – ha proseguito – non e’ un punto che mi riguarda. Per me il caso personale non si e’ mai aperto. Io pongo un ‘altra questione, una riflessione sul ruolo di chi riveste una carica pubblica”.
“Dobbiamo far passare dei messaggi che non istigano a odio e violenza. Sicuramente non sara’ il mio compito di rispondere alla violenza con la violenza. Il mio compito e’ quello di dare una guida ai nostri giovani, all’Italia, perche’ la maggior parte dell’Italia non e’ razzista e chi vuole soffocare questa parte del paese non razzista fara’ fatica a farlo”. La ministra dell’Integrazione, Cecile Kyenge, è giunta a Pescara, parlando alla giornata della ‘Carovana della libera circolazione’, partita da Bergamo e che raggiungerà Matera.
“Noi insieme sicuramente ce la faremo – ha proseguito – a far vedere che l’Italia non e’ cosi’ perche’ non ne ha bisogno solo la sottoscritta e non sono solo attacchi personali, non e’ un attacco alla mia persona, ma credo che e’ l’Italia che in questo momento ha bisogno di far vedere in tutto il mondo, a tutti i nostri figli di che cosa siamo capaci e sicuramente non risponderemo mai con la violenza”. Secondo Kyenge, accolta dal presidente della Provincia Testa e da altre autorità e politici, bisogna “trovare un dialogo e una comunicazione trasparente e rispettosa verso tutti e noi questo insegnamento lo dobbiamo dare, lo dobbiamo fare per chiunque guarda gli occhi delle istituzioni con speranza”.
I CAPPI E LA DIGOS – “Nessun commento”. Cosi’ il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, a Pescara, a margine della giornata della “Carovana della libera circolazione”, ai giornalisti a proposito dei cappi posizionati da Forza Nuova nel perimetro esterno della Provincia (le cui immagini sono già finite sugli schermi televisivi nazionali, certo non utili alla tradizione della città abruzzese) per protestare contro lo ius soli. La digos della Polizia, intanto, sta facendo degli approfondimenti sull’episodio dei cappi posizionati, questa notte, nel perimetro della Provincia, per protestare contro lo ius soli. Ci si chiede come mai, in vista dell’arrivo della Kyenge e dopo quel che le è capitato con Calderoli, nessuno vigilasse più attentamente nel luogo dell’arrivo. Come sempre, nessuno brilla per intuizione o per efficienza.
Le conclusioni degli approfondimenti della digos potrebbero poi essere trasmesse alla procura. Comunque il materiale rimosso e’ ancora al vaglio degli investigatori.
TESTA E LA SOLIDARIETA’ – Da molte parti e da diversi esponenti politici, solidarietà alla ministra. “Esprimo totale indignazione e prendo le distanze dalle affermazioni del vicepresidente del Senato contro il ministro Kyenge perché non è accettabile che un esponente delle istituzioni offenda una persona, una collega in questo modo. Il razzismo nella nostra società non può e non deve avere più spazio”. Con queste parole, scandite tra gli applausi dei presenti, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa ha accolto il Ministro per l’Integrazione Cècile Kyenge oggi a Pescara per presentare la “Carovana della libera circolazione” e per parlare di immigrazione, emigrazione e cittadinanza.
“Sono sicuro – ha detto Testa nel suo discorso introduttivo – che il ministro saprà dare un’accelerata alle tematiche che riguardano l’immigrazione. Il Papa nei giorni scorsi a Lampedusa ha parlato di “globalizzazione dell’indifferenza”, ed è tristemente vero che oggi la sofferenza altrui ci sembra “normale”. Ecco, credo che dobbiamo ripartire da qui per cambiare atteggiamento, accrescere il senso dell’accoglienza verso gli altri che, soprattutto nella nostra città sono sempre più numerosi – basti pensare che dal 2002 al 2012 il numero di cittadini immigrati è triplicato passando da duemila a seimila. Sono convinto – ha aggiunto Testa – che il ministro saprà andare avanti in maniera spedita per costruire un’Italia più evoluta”. Il ministro Cècile Kyenge ha poi preso la parola e sottolineando che “non risponderò mai alla violenza con la violenza e non chiedo le dimissioni di nessuno ma soltanto di riflettere sul ruolo di chi riveste una carica pubblica”, il ministro è poi entrata nel merito della questione. “Dovremmo avere una cultura dell’integrazione – ha detto – le persone sono cambiate, ma la storia è rimasta uguale. Non è possibile che oggi la libera circolazione riguardi solo le merci e non le persone. Non dobbiamo spegnere la speranza ma andare oltre e dare concretezza, rafforzando l’identità dell’Italia con tutte le culture. Anche i nostri italiani all’estero – ha proseguito il ministro – sono spesso vittime di stereotipi: per questo noi vogliamo rivedere tutto il progetto della cittadinanza, e fare dell’integrazione il faro di tutte le politiche. Ce la faremo insieme a far vedere che l’Italia non è un Paese razzista ma dove è possibile la convivenza, basta dunque con una politica dell’emergenza e avanti con una fatta di risposte concrete”. Infine il ministro ha ricordato che il lavoro che sta portando avanti “è trasversale insieme agli altri ministeri e con l’aiuto dei sindacati. A fine mese, – ha poi concluso – avremo il piano triennale contro il razzismo che sarà applicato in tutte le regioni”. La giornata della Carovana è proseguita poi con l’intervento di numerosi relatori. Il presidente Testa ha donato al ministro la tela della Figlia di Jorio e una targa ricordo.
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