Ex COFA, una vicenda che si trascina


Pescara – (di Guerino Testa, foto, presidente della Provincia) – Nello scorso mese di febbraio il Consiglio Comunale avrebbe dovuto ratificare, come previsto dalla legge, l’accordo di programma concluso tra la Regione Abruzzo, la Camera di Commercio, il Comune e la Provincia per il recupero e la riqualificazione dell’Ex-Cofa.
Non si è riusciti a farlo nei termini previsti e questo ha determinato il sostanziale arresto di ogni procedura, compreso l’acquisto dell’area da parte dell’Ente Camerale. Le ragioni che sono state portate dall’opposizione in Consiglio Comunale contro la ratifica non hanno riguardato la sostanza degli obiettivi di tale complessa operazione ma piuttosto i modi dell’accordo e questo ha finito col penalizzare un’intera città lasciando al palo un pezzo importante della riqualificazione del waterfront pescarese.
L’oggetto dell’accordo di programma era semplicemente la perimetrazione delle aree Ex-Cofa per renderle indipendenti dal PP2 senza alterazioni delle condizioni generali previste nel piano attuativo.
Questa impostazione si rendeva necessaria per consentire al soggetto pubblico (l’ente camerale) di procedere speditamente a tutte le operazioni di progetto e di trasformazione agendo all’interno di un comparto urbano autonomo.
Il principale attore in questa vicenda è proprio la Camera di commercio già titolare del porto turistico e, come tale, ha tutto l’interesse di portare avanti un processo di valorizzazione di quel bene che – nessuno può dubitarne – è nella città e della città. La procedura scelta avrebbe dunque garantito tempi ristretti e la possibilità di muoversi agevolmente sia nella predisposizione del progetto che nella ricerca delle fonti finanziarie.
Alla luce di queste considerazioni è evidente che l’occasione rimane troppo ghiotta per il territorio pescarese, soprattutto in questo momento in cui sono difficili investimenti di portata strutturale e destinati ad un’immediata ricaduta economica, per le tante imprese che potrebbero trovare lavoro per qualche anno, per la formazione di posti di lavoro nelle numerose attività che nasceranno, per la possibilità di sviluppare una trasformazione metropolitana ad alta attrattività per la sua qualità progettuale.
L’interesse della Provincia di Pescara, firmataria di quell’accordo, rimane alto in considerazione della grande portata territoriale di una simile impresa: l’intera città e tutta la conurbazione metropolitana conquisterebbero una nuova e fondamentale centralità.
Proprio la rilevanza dell’operazione che si profila ci fa restare convinti che la procedura dell’accordo di programma resti la scelta più opportuna e che la stessa possa riavviarsi per arrivare rapidamente ad una decisione largamente condivisa.
Per tutte queste ragioni, nel più assoluto rispetto dei ruoli istituzionali e delle responsabilità nei confronti della collettività, convinti che gli interessi di tutte le parti permangano e che siano superabili le difficoltà precedentemente incontrate, auspico che l’opposizione dimostri maggiore responsabilità mettendo al centro l’interesse della città e non quello di parte per giungere al più presto alla stipula ed alla ratifica di un nuovo accordo di programma”.


13 Luglio 2013

Categoria : Politica
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