“Move your body, stretch your mind”
L’Aquila – Solidi valori emersi dalla convention promossa dal CSI Abruzzo in partnership con i comitati provinciali di L’Aquila e Teramo e finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ribattezzata “Move your body, stretch your mind – Ritrovarsi e fare rete nei nuovi luoghi educativi”, tenutasi oggi, ospiti dell’Università degli Studi di L’Aquila, presso l’Aula Magna di Scienze Motorie del DISCAB.
Folto il gruppo delle autorità presenti, a suggellare la collaborazione avviata con il CSI Abruzzo: a presenziare per i saluti di rito Maria Giulia Vinciguerra, Preside di Scienze Motorie, l’Assessore allo Sport Emanuela Iorio in rappresentanza del Comune di L’Aquila, il patron de L’Aquila Calcio Corrado Chiodi e il numero uno regionale del Centro Sportivo Italiano Angelo De Marcellis, che ha ricordato i numeri di spessore del movimento arancio-blu regionale, esaltato da oltre 11mila tesserati e 250 associazioni e avvalorato da una tradizione storica settantennale.
Moderato dal giornalista Marco De Antoniis, il convegno è entrato nel suo step specifico con l’intervento di Marco Valenti, Coordinatore della Sezione di Medicina ambientale ed Epidemiologia clinica presso l’Università degli Studi di L’Aquila, che ha affrontato la tematica del disagio psicologico nel post-sisma, evidenziandone i target epidemiologici e il follow-up dell’evoluzione della personalità adolescenziale: “Il progetto presentato oggi è di indubbio interesse, perché mette in rete le istituzioni del territorio, provando a far emergere delle opportunità concrete, soprattutto per i più giovani, sui quali andrebbe riposta maggior fiducia, per l’entusiasmo e il coraggio delle loro idee”.
A Lia Valeri, Coordinatrice Area Progetti CSI Abruzzo, invece, è toccato il compito di affrontare le tematiche progettuali nel concreto: “Occorre dare anima alle cose, privilegiando un connubio tra qualità personali e competenze tecniche. Auspichiamo che l’animazione sportiva miri alla crescita della pratica globale mediante relazione e dialogo, peculiarità irrinunciabili rivolgendosi ad un range adolescenziale dai 5 ai 16 anni, con ragazzi che potranno usufruire di una costellazione di centri di aggregazione e che verranno costantemente seguiti da personale specializzato in attività di coordinamento, monitoraggio e accoglienza verso il futuro”.
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