Tre Gemme, basta improvvisazione
Pescara – I Componenti Comm. Urbanistica – Enzo Del Vecchio – Camillo D’Angelo – Florio Corneli scrivono: “La norma regionale, che prevale sulla previdente disciplina statuale, appare complessa e di non agevole lettura, presenta alcuni elementi di radicale innovazione e non appare del tutto in linea con le norme del Decreto Sviluppo, che costituiscono, secondo autorevole dottrina, principi generali della materia.
Dopo questa modesta introduzione, passiamo all’esame degli specifici quesiti posti.”
Con lo stile gentile ed affabile che gli è proprio ma con assoluta determinatezza l’Avv. Rulli, nel rispondere ai quesiti posti dall’Ing. Pepe, fa precedere il tutto da questo fermo e difficilmente sindacabile assunto:
“la norma regionale presenta profili di indubbia incostituzionalità.”
Tradotto nella pratica amministrativa, che il Comune è tenuto ad osservare sulle istanze presentate dai soggetti pubblici/privati, vuol dire esporre l’Ente a possibili e scontati ricorsi il cui esito non potrà essere dissimile da film già visti: Pescaraporto, Soc. Michelangelo, tanto per citare i più noti di questi giorni.
Con queste premesse risultano ancor più preoccupanti le parole rassicuranti dell’assessore Marcello Antonelli che vorrebbe una rapida decisione del Consiglio comunale sulla proposta avanzata dalla soc. TRE GEMME.
Il Gruppo del Partito democratico è francamente stanco e disgustato da questo modo di procedere che tende a non distinguere gli interventi sul patrimonio edilizio, secondo le finalità del decreto sviluppo, e gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione urbanistica la cui unica fonte normativa e regolamentare va ricercata solo ed esclusivamente all’interno delle norme del PRG e senza alcuna pseudo “innovazione” o “disciplina derogatoria” così come intesa dal legislatore regionale.
Invitiamo, pertanto, l’amministrazione comunale a perseguire un cammino di rigenerazione urbana e di riqualificazione urbanistica attraverso le seguenti fasi:
1. Approvazione delle norme di indirizzo sul patrimonio edilizio abitativo esistente;
2. Individuazione delle aree di degrado, anche con presenza di funzioni non residenziali, e pianificarne la riqualificazione attraverso programmi urbanistici di intervento secondo le norme di PRG;
3. Adozione immediata del programma complesso relativo all’area del Lungofiume nord – Via Valle Roveto come da studio commissionato al prof. Stanghellini (Delibera G.C. 92/2012) in esecuzione dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 83 del 21/04/2011;
4. Interessare il Consiglio regionale per un immediato approfondimento della materia disciplinata con la l.r. 49/2012 e s.m.i. per apportare quelle necessarie correzioni che solo pochi si ostinano a non vedere.
Stigmatizziamo l’ostinata volontà dell’amministrazione Mascia a voler approvare a tutti i costi un progetto/programma di intervento urbanistico, quello della soc. TRE GEMME, nonostante la stessa amministrazione con deliberazione di Giunta comunale n. 92 del 23.02.2012 “ha dato atto che la predisposizione del programma complesso relativo all’area del Lungofiume nord – Via Valle Roveto costituisce obiettivo strategico annoverato nel Piano delle Performance 2012, in esecuzione dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 83 del 21.04.2011”.
Con la stessa deliberazione di GC 92/2012 “si è preso atto dello studio di fattibilità redatto dall’ATI Stanghellini, Creta srl, Salmoni arch. Associati ed OIKOS Progetti srl, nell’ambito del progetto denominato “Supporti strumentali all’incentivazione delle forme innovative di partenariato pubblico-privato nei processi di trasformazione urbana sostenibile”.
Uno studio, come si evince dall’elaborato allegato, che interviene in maniera completa sull’intero ambito ridisegnandone compiti e funzioni secondo uno sviluppo territoriale misurato ed equilibrato e che prevede la completa dotazione degli standard urbanistici richiesti oltre ad una commisurata valutazione e corresponsione al Comune di Pescara di somme a compensare il relativo cambio di destinazione d’uso.
ELEMENTI CHE RISULTANO ASSENTI NEL PROGETTO TRE GEMME
L’amministrazione Mascia si potrebbe definire un Giano bifronte; da un lato progetta e programma riqualificazioni urbanistiche di area vasta e dall’altra sostiene progetti che snaturano i propri programmi urbanistici.
Troppe contraddizioni quelle del governo Mascia che, per quanto riguarda il Gruppo del Partito Democratico, non potremo mai condividere avendo dimostrato di avere una visione della Città coerente e funzionale con le esigenze dei suoi abitanti e proiettata verso uno sviluppo che sostiene ed asseconda le legittime aspettative dei soggetti privati in un quadro di strategica collaborazione e di sinergica condivisione degli obiettivi”.
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