Sisma, Cialente non sarà processato


L’Aquila – Il giudice Gargarella ha archiviato il procedimento a carico del sindaco Massimo Cialente, richiesto in opposizione dall’Associazione 309 martiri e dalle famiglie Vittorini, Cinque e Visione, in relazione al terremoto dell’aprile 2009. La decisione del giudice conferma quanto richiesto dai PM Picuti e D’Avolio, che ritenevano non si dovesse procedere contro il sindaco. Di diverso avviso l’Associazione e le tre famiglie aquilane, che chiedevano, tramite i loro legali, un procedimento contro il primo cittadino per la mancata organizzazione della protezione civile e per il suo comportamento nell’imminenza del sisma.
Il Gip Gargarella, ha archiviato il procedimento penale nei confronti del sindaco Massimo Cialente sulla gestione della prevenzione del rischio sismico nel periodo a ridosso della scossa del 6 aprile 2009. Il magistrato ha sciolto la riserva stamane dopo nove giorni e un’udienza di quasi due ore che, aveva visto in aula anche il primo cittadino. Il pm Fabio Picuti, il magistrato che ha seguito il filone dei crolli degli edifici e l ‘inchiesta a carico dei sette componenti della commissione Grandi Rischi, aveva chiesto di archiviare il caso dopo avere formulato l’ ipotesi di reato di omissione di atti d ‘ufficio a carico del primo cittadino. Le parti offese, tramite l avvocato Fabio Alessandroni, avevano pero’ fatto opposizione e il gip Gargarella aveva convocato le parti. Lo scorso anno, l’associazione “309 martiri del terremoto”, tramite il consigliere comunale Vincenzo Vittorini, decise di inoltrare alla magistratura un esposto con il quale si chiedeva di fare luce sulla correttezza della macchina comunale in particolare sulla prevenzione del rischio sismico, anche in relazione all’attuazione del piano di Protezione civile. Di fronte alla richiesta di archiviazione, l’ associazione e i cittadini Massimo Cinque, Pier Paolo Visione, oltre allo stesso Vittorini, hanno presentato formalmente attraverso il legale Alessandroni la formale opposizione. Un documento di 16 pagine in cui si parla di “violati obblighi di informazione durante lo sciame sismico” e si chiede di “procedere con la formulazione dell ‘imputazione per cooperazione colposa in omicidio plurimo e lesioni”. Le motivazioni della decisione del giudice non sono ancora note.


12 Luglio 2013

Categoria : Cronaca
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