“Pago se anche Acerbo paga”


Pescara – (di Stefano Leone) – (Foto: Antonelli e Acerbo, e sotto lo scempio sul quale si polemizza) – Sulla questione del fabbricato della riviera nord, per il quale il Tar ha condannato il Comune a pagare un risarcimento di 57mila euro ai residenti limitrofi, l’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli, interviene nuovamente dopo le dichiarazioni del consigliere comunale di Rifondazione, Maurizio Acerbo. “Come ha opportunamente ammesso il consigliere di Rifondazione Comunista Acerbo, un assessore non ha competenza né può imporre a un dirigente di reiterare un’ordinanza”, dice Antonelli. L’assessore afferma che, più che dare l’imput agli uffici di reiterare l’ordinanza dirigenziale, personalmente non aveva altri margini di intervento.
Alla luce di questa considerazione, Antonelli dice di non comprendere perché, secondo il consigliere Acerbo, dovrebbe pagare personalmente il risarcimento. Risponde poi con ironia a quella che ritiene essere una provocazione affermando che, “comunque sono anche disposto ad accendere un mutuo per soddisfare la richiesta del consigliere, a patto che lo stesso Acerbo paghi personalmente il risarcimento derivante dal contenzioso con gli Eredi Pepe, ossia 1milione 800mila euro, contenzioso nato con il governo di maggioranza centro-sinistra, applicando in maniera universale il principio per il quale sia il politico a pagare anche quando a sbagliare sono i tecnici”. Secondo l’assessore Antonelli, “la vicenda del contenzioso inerente il fabbricato realizzato sulla riviera nord parte da un palese errore dell’ordinanza di demolizione redatta da un dirigente durante l’amministrazione di centro-sinistra a Pescara, e noi l’abbiamo ereditata”. Nello specifico pare che il dirigente ha ritenuto di non reiterare l’ordinanza, perché il Consiglio di Stato ancora non si pronuncia nel merito, dopo aver sospeso l’efficacia del provvedimento. D’altro canto quello della riviera nord non è l’unico caso del genere, e vale la pena ricordare il maxi-risarcimento richiesto per il contenzioso con gli Eredi Pepe su via della Bonifica. “A questo punto dico al consigliere Acerbo che sono anche disposto ad accendere un mutuo per pagare personalmente i 57mila euro di risarcimento, a condizione che lo stesso Acerbo paghi un milione 800 mila euro derivante dal contenzioso Pepe, nato durante la consiliatura del centro-sinistra, dimostrando con i fatti che la responsabilità è sempre dei politici, anche quando sono i tecnici a sbagliare le procedure”. Una cosa è certa, errori sia politici che dirigenziali, vengono pagati con i soldi dei cittadini stessi. Non sgrani gli occhi la politica quando poi viene definita casta!


11 Luglio 2013

Categoria : Politica
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