Mare inquinato: una coltellata per il turismo balneare – “Il fiume di notte è marrone”
Alba Adriatica – (Foto: il Comune e il ponte di legno sulla foce del Vibrata) – Sgomento, da ieri ad Alba, per la chiusura in piena stagione estiva di buona parte della spiaggia a causa dell’inquinamento del mare, causato come ‘ arcinoto e risaputo da sempre dal deflusso dei fiumi che sono corsi di veleno, non d’acqua, e di scarichi fognari. I turisti quest’anno sono pochi, gli albergatori e i ristoratori si lamentano, il tempo a giugno è stato pessimo, i prezzi non tendono a diminuire (vengono chiesti anche 1700-1800 euro per l’affitto di due mesi in miniappartamenti da 45 metri quadrati). Una stagione nera. E dopo il caso di una bambina ricoverata in ospedale dopo essersi bagnata in mare, ecco il divieto di balneazione, a commento del quale nessuna autorità o istituzione ha avuto l’iniziativa di fornire spiegazioni o rassicurazioni. Cartelli e basta, mentre la gente era a farsi il bagno…
Mezzo litorale ad Alba Adriatica (per circa un chilometro e mezzo) inquinato da escherichia coli ed enterococchi superiori ai limiti di legge. E monta la protesta di bagnanti ed operatori turistici. Da ieri e’ scattato il divieto di balneazione per l’elevata concentrazione batterica dalla foce del Vibrata fino allo chalet La Pinetina. All’apposizione dei cartelli e’ stato un fuggi fuggi dall’acqua. Il divieto firmato dal sindaco Tonia Piccioni dopo le analisi dell’Arta restera’ fino a quando le controanalisi non daranno esito negativo.
La notizia ha suscitato allarme, disperazione, proteste. C’è chi se la prende con chi dovrebbe garantire il buon funzionamento dei depuratori, chi con il Comune che non si è minimamente interessato quest’anno delle condizioni degli impianti, chi con le autorità turistiche (che del resto sono completamente assenti o inesistenti). Questa mattina un operatore turistico ha riferito di aver parlato con dipendenti del Ruzzo, che rifiutano qualsiasi responsabilità sui depuratori, strutturalmente insufficienti a svolgere il loro lavoro quando la popolazione d’estate aumenta, sia pure di poco. Un operatore ha sostenuto che, durante la notte, le acque del fiume Vibrata sono di colore marrone e mandano cattivi odori. Rimane il colpo letale al turismo di Alba e dei centri vicini, in piena estate. Due anni fa morie di pesci alla foce del fiume a ferragosto, poi altri episodi, ora il divieto improvviso e perentorio. Questo è l’Abruzzo balneare che offriamo ai bagnanti.
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