Sfollati: De Matteis vuole case mobili


casa mobileL’Aquila – Un’altra notte di gelo per migliaia di sfollati aquilani ancora abitanti nelle tende, perch’ rifiutano di andare altrove, rifiutano di lasciare la città, spesso dicono di non poterlo assolutamente fare perchè legati ad anziani, malati, esigenze di famiglia, lavori precari a rischio, disperazione e smarrimento se lontani dalla loro città. Gente disperata, spesso di modestissime condizioni economiche. Gente che da sei mesi e mezzo soffre situazioni di indicibile disagio. Qualche volta di pura e semplice disperazione e scoramento. Il termometro non ha pietà e già dopo il tramonto scende inesorabile verso zero gradi, poi anche più giù: all’alba di oggi ci sono avuti in alcune zone anche -4 gradi. Domani il tempo dovrebbe migliorare, e tutti sanno che con il sereno, fa più freddo. La situazione appare drammatica e senza sbocchi immediati. La Protezione civile conta di proseguire nelle smobilitazioni, pur senza costringere o forzare nessuno a fare ciò che non vuole. Ma è chiaro che il problema è sociale: c’è rischio che la gente si ammali. Le influenze assediano tutti. In condizioni precarie, possono essere pericolose.
Oggi c’è stata un’esternazione di Giorgio De Matteis, consigliere regionale ma anche medico. De Matteis chiede che la protezione civile garantisca ciò che promette da mesi: tetti e non tende. Tetti vicini alla città, appaertamenti, qualcosa che somigli a case e che consenta alla gente di restare da queste parti. Magari anche case mobili provvisorie. Per il consigliere “è legittima la volontà di restare dove si è, in città o vicino”. Altri gridano che è una presa in giro concepita da incoscienti la proposta di soggiorni a Verrico di Montereale, epicentro di decine di terremoti, proprio sulla faglia più inquieta. Un villaggio semideserto dal quale quasi tutti sono fuggiti: chi ha potuto pensare una cosa simile? Qualcuno che giunge dalla Luna, forse…
De Matteis è contrario anche alla soluzione di alloggiare le persone, provvisoriamente, in alberghi: costerebbe troppo, dice, ed è conveniente ricorrere a case mobili che una volta consegnati gli appartamenti, si recuperano e si possono riusare. (Nella foto: Un tipo di casa mobile)


15 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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