Terremoti, che informazione pubblica…


L’Aquila – Il terremoto va occultato, o semplicemente non si è capaci di fornire un’informazione corretta e obiettiva, comunque utile per i cittadini? Domande legittime, visto che il servizio pubblico continua a mostrarsi quanto meno carente. La scorsa notte poco prima delle 24 c’è stata una scossa sismica 2,4 Richter – quindi avvertita, anche con paura, dalla popolazione – a nord dell’Aquila, in valle Aterno, una zona martoriata e da più di 4 anni “morsa” senza tregua dal terremoto. Che continua. Oggi, altre quattro scosse in provincia dell’Aquila, la maggiore delle quali 1,8 Richter. Nei giorni scorsi, numerose scosse tra Aquilano e Reatino e in altre zone del territorio. Ignorate. Errore, distrazione, grandi impegni di lavoro, oppure una scelta disinformativa assai dissennata?
Per il servizio pubblico sono pinzillacchere, come diceva Totò. Due paroline nel tg delle 14 (con la solita deprimente frasetta “non si lamentano danni a persone e cose”). Una notizia di poche parole, ma solo per il terremoto 2,4 di mezzanotte. O non sanno leggere i bollettini, o non vogliono. Ordini superiori? Convinzione che occorra “non allertare”? Forse la sentenza sulla commissione Grandi Rischi ha insegnato poco. Ma scegliamo la spiegazione più semplice: non sanno consultare neppure il bollettino sismico. Hanno altro da pensare, bisogna capirli.


07 Luglio 2013

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.