Ricostruzione, salvateci dai sindaci…
Barisciano – Scrive l’ex consigliere “epurato dal compagno Barca” Walter Salvatore (foto): “La misura è colma, che qualcuno tolga la ricostruzione dalle mani dei sindaci. A Barisciano dopo gli estenuanti ritardi nel valutare progetti presentati oltre un anno fa, gli inutili incontri tra istruttori e tecnici, il dispendio e l’inutile spreco di energie e lavoro richiesto ai tecnici ed a coloro che svolgono le indagini geologiche e strutturali, le ripetute quanto inutili assemblee dei soci dei consorzi, e così via, una volta che ti concedono il contributo ti accorgi che fanno come gli pare e soprattutto che non sanno ciò che fanno.
- Improbabili istruttori tagliano i contributi con l’accetta adottando criteri e modalità che a dir poco possono definirsi discutibili;
- il Sindaco ti comunica atti con frasi del tipo “CONSIDERATO che NON è stata dimostrata la convenienza economica del progetto… ti concedo il contributo” e tu devi invece leggerci “CONSIDERATO che NON è stato superato il limite di convenienza economica del progetto… ti concedo il contributo “;
- ti invitano a fornire integrazioni al progetto ed a partecipare ad incontri per addivenire ad una versione condivisa delle lavorazioni ammissibili e quindi del contributo da concederti e poi ti liquidano quello che vogliono tagliando a prescindere per il gusto di dimostrare di essere in grado di far costare meno la ricostruzione;
- il Sindaco ti dice che il contributo è “diretto” ma allo stesso tempo non è in grado di dirti in sostanza che cosa voglia dire, anche alla luce dei fantasiosi ed estemporanei metodi adottati dal comune dell’Aquila, e quindi tu committente non sai come contrattualizzare i pagamenti verso i fornitori dei lavori e delle prestazioni;
- Un branco di appecorati addetti che si spacciano come i protagonisti della ricostruzione ma che nella pratica risultano incapaci di scrivere in italiano ciò che vogliono dire ma quando si tratta di dirti cosa ti capita se non cominci i lavori entro 20 giorni non si fanno scappare l’occasione per snocciolarti in maniera quasi maniacale gli innumerevoli tormenti e torture a cui sarai sottoposto nella malaugurata ipotesi le demenze procedurali altrui dovessero indurti a concretizzare un inevitabile ritardo;
- un sindaco con la propensione a fare lo sborrone con i tecnici ma quando lo chiamano per chiedergli conto dei tagli indiscriminati si nega al telefono diventando, tutto ad un tratto, irraggiungibile ed introvabile.
Non è la prima volta che il sottoscritto chiede, anche rivolgendo specifiche istanze alle autorità apicali, di sottrarre la ricostruzione dalle mani di sindaci palesemente inadatti a gestire questo momento emergenziali. Ora più che mai si fa evidente ed urgente tale provvedimento. Chi deve decidere prenda atto della situazione ed operi di conseguenza. Siamo ancora in tempo a dare alla ricostruzione una parvenza di efficienza ed intelligenza”.
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