Saia su progetto legge vaccinazione HPV


L’Aquila – “Una recente ricerca fatta in doppio ceco – scrive il consigliere regionale Antonio Saia del PdCI – su un campione molto vasto di donne, il cui risultato è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “The Lancet” del 2009 (studio FUTURE III), ha chiaramente confermato che l’efficacia del vaccino contro l’HPV 6,11,16 e 18, nella prevenzione dell’infezione dell’HPV e quindi di alcune malattie ad esso correlate, tra cui principalmente il cervicocarcinoma, è stata dimostrata anche per le donne di età tra i 26 e i 45 anni.
Nel 2007 la Giunta Regionale, in ottemperanza alla Legge nazionale che prevedeva l’avvio di una campagna di vaccinazione contro l’HPV, demandando alla Regioni la definizione delle varie fasce di età cui somministrare gratuitamente il vaccino, con delibera n. 1359 del 27/12/2007, stabiliva di offrire gratuitamente la vaccinazione alle sole adolescenti che avevano compiuto l’11° anno di età e sino al compimento del 12° anno, mentre alla popolazione femminile di età compresa tra il 12° anno e il 26° anno veniva offerto il vaccino previo versamento alla ASL del costo da essa sostenuto per l’acquisto, ciò perché all’epoca della delibera l’efficacia era dimostrata solo per le fasce di età fino ai 26 anni.
Essendo ora mutato la scenario, in base alle nuove conoscenze acquisite, non essendoci comunque nel bilancio per il 2009 la possibilità di estendere la fascia di età ammessa alla vaccinazione gratuita, la presente Legge si propone di estendere fino al 45° anno la possibilità dell’offerta del vaccino previo versamento del costo sostenuto dalla ASL per il suo acquisto.
Tale misura non comporta alcun onere aggiuntivo per la ASL e la Regione mentre arreca alla popolazione femminile l’enorme vantaggio di vaccinarsi con una spesa che è poco più di 1/3 di quella che dovrebbe sostenere per l’acquisto del vaccino in farmacia. Ciò ovviamente renderebbe più facile l’estensione della vaccinazione e quindi ridurrebbe di molto, a costo zero per la ASL, il rischio di infezioni varie da HPV e di cervicocarcinoma , con conseguenti benefici per la salute delle donne e con una riduzione dei costi che il Servizio sanitario o Sociale dovrebbe affrontare per curare le suddette malattie in caso di infezione”.


15 Ottobre 2009

Categoria : Scienze
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