Incendio CASE, corto circuito?
L’Aquila – (Foto: l’incendio ieri subito su Facebook) – Corto circuito. E’ sempre l’ipotesi che si formula per prima, e lo è anche per l’incendio che ha distrutto ieri tre appartamenti in una delle strutture del progetto CASE per terremotati, a Pagliare di Sassa, periferia ovest. Le fiamme sono divampate rapidamente, e per fortuna tutti hanno fatto in tempo ad allontanarsi. L’edificio è stato in gran parte salvato, ma ora bisognerà verificarlo metro per metro. Il corto circuito avrebbe riguardato un impianto di condizionamento. Le famiglie che abitavano nell’edificio saranno ospitate nella scuola della Guardia di finanza. Ciò che lascia perplessi è la facilità con cui le fiamme sono divampate in una struttura fatta essenziamente di legno e cartongesso, come tutte le CASE: materiali che furono definiti nel 2009 ignifughi, cioè sicuri rispetto agli incendi. Naturalmente, una bugia o un’esagerazione. Ora c’è la prova provata. Un altro motivo per preoccuparsi. Le CASE sono in centinaia di edifici in 19 new town edificate intorno alla città . Ospitano 4.500 famiglie di persone senza più abitazione. I controlli degli impianti elettrici e la manutenzione dovranno essere molto più accurati.
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