Torna S.Giuseppe, grazie Kazakhistan

L’Aquila – LA TERRA DEI COSACCHI CI HA MANDATO SOLDI E INSEGNATO L’EFFICIENZA – (Foto: il centro della capitale Astana) – Ancora grazie ad un regalo, peraltro da un paese lontano di cui pochi conoscono qualcosa, come il Kazakhistan, la città riacquista uno dei suoi beni monumentali. Un regalo generoso e versato in contanti, non a parole o con grandi ritardi, come in altri casi. Un diverso modo di agire e di concepire la vita, evidentemente, che dovrebbe insegnare qualcosa alla caotica, sbruffona e spesso bugiarda Italia. Il Kazakhistan, forse è bene saperlo a questo punto, è indipendente dalla Russia dal 1991, ed è la terra dei cosacchi (qualcuno infatti lo chiama Cosacchia). Certo il dono non è un’improvvisata: l’Italia ha affari rilevanti con il paese asiatico, specialmente per quanto riguarda l’ENI e le fonti energetiche. Loro ci conoscono bene, quindi: magari siamo noi, data l’ignoranza dilagante specie in storia e in geografia, a non insegnare nulla ai giovani. Ormai la geografia è di fatto scomparsa nelle scuole.
L’8 luglio in uno degli angoli piu’ suggestivi del centro storico dell’Aquila torneranno ad aprirsi le porte di quel gioiello settecentesco che e’ l’Oratorio San Giuseppe dei Minimi. A restituirlo alla citta’, la generosita’ del governo del Kazakhistan, che ne ha finanziato il recupero. Si tratta di una delle chiese che, ancora oggi, concorre alla definizione del brano urbano immediatamente a ridosso dell’area della Cattedrale lungo il fianco settentrionale. Taglio del nastro alle 17,00, intervento delle autorita’ e, a partire dalle 18,45, la musica dei Solisti Aquilani, introdotta da una breve prolusione di Walter Capezzali, presidente della Associazione. E sara’ un felice ritorno poiche’, prima del sisma del 6 aprile, era proprio a “San Giuseppino” che I Solisti tenevano la loro stagione concertistica. La formazione che si esibira’ e’ costituita da Emma Pucello ottavino, Irene Tella e Plamena Krumova, violini. Sul podio Vittorio Antonellini.