Di vip in vip, ora Epifani
(Foto: una passerella di moda) – L’Aquila da quattro anni va di vip in vip, inclusi presidente della Repubblica, un papa, e i massimi garofani della politica nazionale, aggiungendo anche qualche vippone europeo e – naturalmente – la gran parata degli uomini più potenti del mondo per il G8. Ricordando con delicatezza, ma anche buona memoria, che Obama e la sua signora non hanno lasciato un dollaro. Pur avendoli promessi. Ora è in arrivo Epifani, ex gran sindacalista e adesso capo del PD. Ieri, durante il discorso della Boldrini, una signora ci parlava appunto di queste parate, meglio definirle passerelle. Servono? Sono servite? La città è ancora a terra, i numeri della disoccupazione e del precariato sono da incubo. Speriamo che li snocciolino ad Epifani. Che, comunque, dovrebbe già conoscerli.
Senza passerelle, nessuno si accorgerebbe dell’Aquila e ne scoprirerebbe (come anche la Boldrini) l’allucinante spettralità . Dicono tutti la stessa cosa: vedere è straziante. Toccare con mano turba.
Noi siamo qui, straziati e turbati da quel dì. Da spettatori, abbiano assistito alle passerelle. Non le troviamo inutili, perchè servono a richiamare l’attenzione dei potenti. Magari sarebbero un po’ di più utili se producessero risultati. Quanto al fatto che occorrano passerelle (stucchevoli, spesso) per essere aiutati a rimettersi in piedi, diciamo solo che è un’italianata. Siamo nati qui e non siamo andati via. E’ stato forse un errore? Molti pensano di sì. Ma piangersi addosso anche su questo, sarebbe ancora più stucchevole.
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