Sanitopoli: “Domenici, le accuse sono ‘boatos’

Pescara – (Foto: a sinistra Domenici, e il suo avvocato Francesco Carli) – Boatos, in pratica chiacchiere e anche malevole. Sono questo le accuse contro l’ex assessore regionale alla sanità, l’aquilano Vito Domenici, ex capo di Forza Italia in Abruzzo e politico potente a suo tempo. Si è sentito oggi al processo, detto di Sanitopoli, per le presunte tangenti sanitarie in Abruzzo, un vortice di milioni. Ma, dice la difesa, Domenici è estraneo, non c’entra, va assolto. Proseguono così le arringhe difensive. Oggi e’ stata la volta dell’avvocato Francesco Carli, legale di Vito Domenici. Il difensore ha chiesto per il suo assistito l’assoluzione dall’associazione per delinquere perche’ il fatto non sussiste e dai reati di abuso e truffa per non aver commesso il fatto. L’avvocato Carli ha detto che “questo processo e’ stato organizzato intorno ad una serie di boatos” e che ci sono “molte chiavi di lettura” dei fatti e “piu’ plausibili di quelle dell’accusa”.
ùA proposito dell’associazione per delinquere ha detto che e’ “uno scenario smentito e pesantemente messo in discussione in fase istruttoria”. Carli ha anche parlato di un foglietto scritto da Domenici nel corso di una riunione sulla riorganizzazione del settore sanita’ sostenendo che conteneva soltanto appunti e non ordini da impartire. Questa versione e’ stata confermata oggi in aula dallo stesso Domenici nel corso di una dichiarazione spontanea. L’ex assessore ha anche evidenziato che sulle copie del foglietto allegato agli atti del processo ci sono delle “anomalie”, cioe’ l’aggiunta di una parola e due date che non sono state scritte da lui. Sempre oggi hanno parlato anche gli avvocati dell’ex direttore dell’agenzia sanitaria Francesco Di Stanislao e di Pierluigi Cosenza, ex responsabile delle commissioni ispettive permanenti istituite dalla Regione. Anche per loro i difensori hanno chiesto l’assoluzione.