Hack in cielo per toccare le stelle
L’Aquila – Franco Taccia scrive: “La figlia delle stelle è volata in cielo per raggiungerle. Margherita Hack le stelle le aveva al posto degli occhi, o forse era il riflesso delle stelle vere, e come le stelle, quegli occhi, brillavano sempre di una luce intensa, pulita, come la persona cui appartenevano. Sono un semplice spettatore, spesso distratto, di quello che succede nel mondo, in Italia in particolare e non oso parlare dell’astrofisica Dott. Margherita Hack ma solo della persona. Bella, onesta, intelligente, colta, preparata, impegnata politicamente. Una perla nel deserto, una stella, appunto, nel buio quasi totale di un paese che era la culla della civiltà , della cultura, dell’arte, della scienza ed ha finito per diventarne la tomba. Di solito le stelle cadono ma questa ha fatto invece un percorso inverso andando a rendere ancora piu’ luminoso il firmamento che per tutta la sua vita è stato al centro di ogni interesse.
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