Pirotecnici, siamo agli ultimatum
Lanciano – Per l’originale e interessante festival del fuochi pirotecnici siamo agli ultimatum. L’inettitudine della politica e la insufficienza dell’organizzazione stanno comunque arrecando un danno di immagine alla città, che assiste silenziosa a liti, polemiche, ma soprattutto al tramonto di un appuntamento che richiamava molta attenzione. Un classico esempio di incapacità all’abruzzese.
“Se entro martedì 2 luglio, il Comune non ci darà la rassicurazione che tutti i permessi e le autorizzazioni necessarie sono disponibili, mio malgrado sarò costretto ad annullare la prima edizione del Festival dell’Arte Pirotecnica”. Lo puntualizza Vittorio Salvatore, Presidente dell’Associazione ‘Eventi Pirici’, che ribadisce di non volere in alcun modo entrare nella polemica politica esplosa dopo l’annuncio dell’inagibilità dell’ippodromo Villa delle Rose. “Non è compito mio – sottolinea – entrare in questo dibattito. Mi preme però rimarcare che finora, per allestire questa manifestazione, abbiamo speso 80mila euro, oltre a mesi di lavoro. Organizzare un Festival di questo tipo, infatti, non è come organizzare un concerto musicale: ci sono decine di aspetti su cui concentrarsi. Per questa ragione, se martedì non avremo la certezza matematica che tutto è in regola, non avrò altra scelta che sospendere la rassegna. Per mettere a punto i dettagli organizzativi di ciascuna serata, infatti, occorrono non meno di 5 giorni. Tutto deve essere controllato nei minimi particolari e nulla può essere lasciato al caso. Quindi, per poter allestire lo spettacolo di sabato 6 luglio, entro martedì dobbiamo avere certezze. E si tratta di un termine perentorio”. Questa mattina Vittorio Salvatore ha avuto un incontro informale con il Vice Sindaco Pino Valente, che ha assicurato che il Comune sta facendo tutto il possibile per risolvere i problemi che si sono presentati e che hanno fatto ‘saltare’ la serata inaugurale già fissata per domani. “Mi auguro – continua il Presidente – di poter recuperare anche questo spettacolo nelle prossime settimane. Il mio rammarico, però, è che in questa città tutto è più difficile che altrove e ho avuto modo di verificarlo in tanti anni di attività, anche all’estero. Io non voglio rinunciare al Festival, inserito nelle manifestazioni del Settembre Lancianese, ma l’impressione è che si stiano sottovalutando le potenzialità di questa iniziativa, costata zero euro al Comune, e che avrebbe portato a Lanciano decine di migliaia di persone, con positive ricadute per le attività commerciali e l’immagine turistica. Basta vedere la folla che accorre a ogni festa di paese, richiamata dai fuochi pirotecnici e immaginare cosa significherebbe per la nostra città. Di contro, però, sono stato molto contento che già una decina di Comuni del circondario abbiano dato la propria disponibilità a ospitare una o più serate del Festival, a dimostrazione della validità del mio progetto”.
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