Cinghiali? Carne per i meno abbienti
L’Aquila – Dalla signora A.F. riceviamo: “Assistiamo da mesi e mesi alla ridicola pantomima dei cinghiali troppo numerosi, dei cinghiali invadenti, pericolosi, devastatori, ora arrivati fin sulla sponda del mare adriatico. Vediamo sui giornali foto di stuoli di cinghiali con i loro lattonzoli, davvero impressionanti. Decine, centinaia, migliaia. E naturalmente nessuno dei troppi cialtroni che siedono sulle varie poltrone capace di escogitare e attuare delle soluzioni. Chiacchiere, annunci, proclami, convocazione di tavoli, confronti, ma mai una decisione una, un provvedimento concreto che riduca il numero dei cinghiali. E danni enormi agli agricoltori, che nessuno risarcisce.
La soluzione è tanto semplice e ovvia, e forse per questo non si attua. I cinghiali – sicuramente troppi, quindi un problema – sono carne di ottima qualità che si può consumare, usare per la pasta, le salsicce e così via. In Umbria lo fanno, naturalmente in Abruzzo no perchè qui si sa soltanto sproloquiare. Perchè non cacciarli, senza fare crudele ecatombe, ma con regole e controlli, e farne del cibo da offrire a ospedali, mense dei poveri, istituti, e soprattutto da immmettere nel mercato a prezzi contenutissimi? Cibo per i meno abbienti, insomma. Aiuti alimentari per chi non può fare la spesa. Beneficenza reale e utile, altro che parole. E’ tanto semplice, e quindi poco politico e clientelare, che nessuno vorrà mai farlo davvero. E piantiamola di parlarci addosso come inetti, di fronte a qualunque problema, anche ai più semplici. La natura ci sta offrendo cibo abbondante. Prendiamolo e diamolo a chi non lo ha. Ho forse toccato qualche forte interesse? Se è così, meglio”.
(Ndr) – Sì, forse ha toccato più di un interesse e qualche potente cupola commerciale. Ma, come lei, diciamo: meglio così.
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