Da San Pietro al Morrone a Paganica


Paganica – (Foto avventurosamente.it) – Scrive Raffaele Alloggia: “Sabato 29 giugno si ripeterà la secolare tradizione: salendo per l’antica e unica via che collegava Paganica a Pescomaggiore si raggiungeva in meno di un’ora la Chiesetta dedicata a San Pietro al Morrone. Nel 1400 nel dover stilare il calendario ecclesiastico della Parrocchia di Paganica, si raccomandava tra l’altro di non dimenticare le feste già antiche, (“da Maccabei”) in memoria di Santa Giusta, e dei vincoli di San Pietro e Santo Stefano Protomartire. Quest’anno ricorre il 700° anniversario, (1313 – 2013) data in cui, l’eremita Papa Celestino il 5 maggio 1313 fu canonizzato, come San Pietro al Morrone. Subito dopo, i paganichesi, memori dell’intercessione che nel 1294 il Papa, concordò con Re Carlo D’Angiò e che permise ai “paganisci” di rientrare all’Aquila dopo un anno di “esilio”, per la “Briga” tra Paganica e Bazzano, gli dedicarono la Chiesetta, già presente nel censimento del 1312 sotto il nome di “San Petri ad Marginem”, (Rationes Decimarum Italie Aprutium Molisium). Nel suo interno ci sono tre affreschi di cui in uno del primo cinquecento, “Madonna con Bambino”, deturpato dall’incuria e da centinaia di graffiti, in alcuni dei quali sono riportate notizie storiche. In uno di questi viene ricordato un periodo nefasto per i paganichesi, infatti dice che “nel mese di settembre del 1656 la peste entra a Paganica e vi durò doi anni e mezzo”, in un altro di questi graffiti si parla della carestia, quando nel “1716 fu grave ristrettezza, grana 19 il stuppello li fasoli”; hanno trovato spazio anche dei versi amorosi,”Per amor de Arso amiche Ase”, con data 1534 addì primo jennaro. A più di quattro anni dal terremoto del 6 aprile 2009, i danni riscontrati subito dopo dai tecnici, alla piccola ed unica chiesa alle pendici del Gran Sasso, dedicata a San Pietro al Morrone, sono peggiorati, poiché ancora ad oggi non ha avuto nessun intervento di “messa in sicurezza”. Il programma della giornata prevede la partenza dalla fontana di Sant’Antonio alle ore 9,30, alle ore 11 la Santa Messa davanti alla chiesetta, dopo la Messa i partecipanti si trasferiranno alla vicina sorgente di Forma per degustare il pranzo preparato da Matteo.


27 Giugno 2013

Categoria : Cronaca
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