Dalle cinesi, ma non per i massaggi
Montesilvano – Maxi operazione dei carabinieri della compagnia di Montesilvano nei centri massaggi della citta’ adriatica gestiti da cinesi. I militari dell’Arma hanno eseguito nove misure cautelari con il sequestro di cinque attivita’ ufficialmente destinate a praticare massaggi ma trasformate dagli stranieri in veri e propri locali a luci rosse. I reati contestati agli indagati sono esercizio di casa d’appuntamenti e favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le ragazze, alcune davvero molto carine, per i clienti facevano di tutto, meno che i massaggi di un centro benessere. Un anziano che aveva cercato uno dei centri, credendo di risparmiare nelle cure per la sua lombaggine, si è accorto con sorpresa che le cinesi erogavano prestazioni differenti, non utili alla lombaggine: è uno dei testimoni. Ma le indagini si sono giovate, nei mesi scorsi, soprattutto delle lamentele e delle informazioni fornite da mogli furiose e insospettite dagli atteggiamenti dei loro mariti, improvvisamente convertiti ai centri benessere che non avevano mai frequentato prima, magari per apparire meno appesantiti e dotati di pancetta alle loro deluse signore. Un dato, infine: bazzicare le cinesine costava dai 60 ai 120-130 euro, secondo il servizio prestato. In tutto, pensano i carabinieri, un giro di affari da almeno un milione di euro, regolarmente pubblicizzato su Internet, senza molti sottintesi.
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