Per non dimenticare Pietro e Laudomia
Roma – (G.C.) – CALDA ACCOGLIENZA DEL MONDO CULTURALE DELLA CAPITALE – Pomeriggio intenso, emotivamente forte, alla Casa delle Letterature di Roma, ieri, per la presentazione del libro – curato e voluto dallo studioso e scrittore aquilano Gianfranco Giustizieri – “Pietro Zullino, una vita per la scrittura”, per le edizioni Carabba di Lanciano. Liliana Biondi, Marco Nese e Gianfranco Giustizieri, in una sala gremita di donne e uomini della cultura provenienti anche da fuori della città capitolina, hanno ripercorso l’itinerario umano e professionale di Pietro Zullino, maestro del giornalismo italiano, scomparso nel gennaio del 2012, attraverso le pagine del volume a cui quattordici scrittori (Colacito, Falconi, Fiorani, Gargiulo, Garzia, Giustizieri, Graziani, Harrison, Jori, Lanucara, Mariani, Samaritani, Simonetti, Tocci), in un itinerario di memoria tra giornalismo, storia e letteratura, hanno dato il loro contributo.
La Biondi, docente di Letteratura Italiana nell’Università degli Studi dell’Aquila, con puntuale rigore scientifico, ha messo in luce i diversi passaggi di scrittura rileggendo il giornalista dalle capacità immediate di intuizione e di risposta, l’interprete profondo di una società in trasformazione, lo scrittore di un passato da noi lontano ma in realtà molto vicino.
Marco Nese, penna illustre de “Il Corriere della Sera”, ha ricordato l’amico, la vita professionale in comune, la natura ribelle, mai soddisfatta delle verità rivelate, fuori da ogni conformismo, perennemente critica di fronte alle volontà di ogni potere.
Gianfranco Giustizieri, curatore del libro, ha tratteggiato un rapporto di amicizia, di studio e di lavoro relativamente breve nel tempo ma intenso nella sostanza e cementato dal desiderio comune di togliere dall’oblio una scrittrice da non dimenticare: Laudomia Bonanni.
L’attrice Tiziana Gioia, con incomparabile professionalità ed emozionando il pubblico presente, ha dato voce a passi significativi dell’opera di Zullino, con letture tratte da pagine storiche di quotidiani e riviste alternate a brani di liricità fortemente espressiva, senza trascurare un pezzo di fanciullesca scrittura indirizzata, per un momento particolare, a piccoli lettori. La solennità del Palazzo della Casa delle Letterature, l’ampiezza degli spazi culturali, le soffuse luci del tramonto e l’arrivo del ponentino romano per chiudere la serata, hanno costituito la degna cornice di questo evento.
Non c'è ancora nessun commento.