Quante sorgenti e abbeveratoi?
L’Aquila – (Foto: il laghetto di Pietranzoni, immortalato sempre in splendide immagini) – Quanti, dove e in quali condizioni si trovano i preziosi abbeveratoi, le sorgenti, laghetti spesso stagionali, pozzanghere, disseminate sulle montagne, quasi sempre senza manutenzione, sporchi, abbandonati? Nessuno, forse, se non i vecchi pastori (ma solo nelle loro zone) lo ha mai saputo, e nessuno se n’è mai preoccupato. Ora ci si vuole pensare.
Si è svolto nei giorni scorsi nell’area di Campo Imperatore compresa tra il Lago di Pietranzoni e Monte Faeto, il secondo sopralluogo di monitoraggio per la ricognizione degli abbeveratoi disponibili in quota. L’azione è propedeutica alla successiva ridistribuzione dei punti d’acqua per i bovini e gli ovini che pascolano nell’area di Campo Imperatore, territorio che come è noto è al centro del progetto comunitario Life + “Praterie del quale il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è beneficiario coordinatore. Nel corso del sopralluogo sono state valutate ipotesi di intervento per la salvaguardia ambientale del laghetto d’alta quota e della sua riserva d’acqua.
Il monitoraggio è volto ad acquisire una banca dati dettagliata sui punti d’acqua disponibili (sorgenti e fontanili) e sul loro stato di manutenzione e condizioni d’uso in relazione con le aree di pascolo. La ricognizione sul territorio, con la redazione di schede di rilievo, è stata anticipata dai dati raccolti presso gli allevatori attraverso schede di censimento distribuite dai veterinari del progetto. La sovrapposizione delle due categorie di dati consentirà, già a breve, di elaborare una classificazione delle priorità di intervento, sulla cui base sarà indirizzata la programmazione delle opere di riqualificazione dei punti d’abbeverata.
In merito a quest’ultima azione, nell’ottica di soddisfare gli obiettivi del progetto per la conservazione di habitat prioritari, il progetto “Praterie” prevede la recinzione dei laghetti d’alta quota Racollo, Pietranzoni e Sfondo, con contestuale costruzione di tre nuovi abbeveratoi e la ristrutturazione di quattro tra quelli esistenti. La recinzione dei laghetti è motivata dalla necessità di preservare gli habitat dall’eccessiva pressione esercitata dal bestiame al pascolo che, con l’impoverimento stagionale delle risorse idriche, tende a concentrarsi attorno ai piccoli bacini, causando problemi di impaludamento, per l’intenso calpestio, e di eutrofizzazione, a causa delle deiezioni rilasciate al loro interno. I laghetti saranno dunque sostituiti, nella loro funzione di approvvigionamento idrico per il bestiame, da altrettanti fontanili che saranno alimentati con l’acqua degli stessi laghetti captata tramite sistemi di pompaggio serviti da fonti di energia rinnovabile.
La ristrutturazione dei fontanili, oltre a servire la missione fondante del progetto Life Natura, ovvero la salvaguardia degli importanti habitat presenti, sarà anche funzionale alla razionalizzazione delle risorse idriche disponibili. L’auspicio è di riuscire, con i fondi messi a disposizione dal progetto, a mitigare l’annoso problema dell’approvvigionamento idrico per gli allevamenti in quota e che effetti migliorativi delle azioni del progetto possano essere registrati già nell’estate 2014.
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