Calcio: la festa rossoblù in piazza
L’Aquila – (di M.F.) – Ieri sera L’Aquila Calcio e i suoi tifosi hanno festeggiato in Piazza Duomo la promozione in Prima Divisione. Circa duemila le persone presenti all’evento che hanno assistito ad un vero e proprio tripudio dei colori rossoblù.
La manifestazione, iniziata poco oltre le 20:30, ha visto esibirsi gli Sbandieratori della città dell’ Aquila, che consolidano così la fortunata parthnership avviata quest’anno con il Presidente Chiodi.
Poco prima delle 22:00 giunge in Piazza il nutrito corteo organizzato dai gruppi ultras che con cori, fumogeni e bandiere, riscaldano l’ambiente in maniera unica.
Lo show condotto da Matteo Vespasiani ed Enrico Giancarli porta sul palco tutti coloro che lavorano nella Società rossoblù: si parte dal Presidente Corrado Chiodi fino ad arrivare ai giocatori che chiuderanno la serata cantando con i tifosi.
Ci si aspettavano novità sostanziali, o quantomeno dichiarazioni che avrebbero messo in chiaro il futuro di molti personaggi che rivestono un ruolo di primo piano nel sodalizio rossoblù, ed invece non è stato così: sia il tecnico Giovanni Pagliari che il responsabile dell’area tecnica Ercole Di Nicola dovrebbero restare almeno un altro anno, ma l’ufficialità di tale notizia ancora non c’è.
Pare superata la crisi tra Elio Gizzi e il Presidente che dopo le scaramucce di inizio settimana, ieri si sono riappacificati sancendo la fine delle ostilità con un lungo abbraccio.
Per quanto riguarda la futura rosa, almeno una decina degli attuali giocatori dovrebbero rimanere in rossoblù; si prospetta, inoltre, un accordo con la Roma per far giocare qualche talentuoso elemento della Primavera giallorossa nel capoluogo. Le prospettive per far bene anche il prossimo anno sembrano esserci e Di Nicola assicura :” Se dovessi rimanere farò una squadra competitiva per provare a raggiungere i playoff”.
Si è parlato anche di Stadio e dei ritardi che accompagnano la ristrutturazione del complesso di Acquasanta, ritardi che dovrebbero consentire al Fattori di ospitare i rossoblù almeno fino a Dicembre.
Infine, come non parlare della festa ultras, andata avanti fino a notte fonda: è il riscatto di gente che ha dovuto buttar giù bocconi amarissimi per più di dieci anni, tra diffide discutibili, fallimenti societari, e campionati disputati tra campetti di periferia; è giusto che i tifosi, più di chiunque altro, si godano questo magico momento.
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