Buio e incuria, aspetta e spera…


Chieti – Scrive Luciano Pellegrini: “Un attento cittadino di Chieti, mi ha invitato sere fa ad un appuntamento al Belvedere Ramelli ex Piazza Mattonelle Rosse, alla Villa Comunale. Questa piazza/belvedere è la parte sommitale dell’edificio della ex GIL , ex Palazzo dello Studente, oggi gestita e di proprietà della Regione Abruzzo. Ho accettato l’invito provvisto di carta, penna e macchina fotografica.
Mi si è presentato questo ambiente in un buio fitto, difficile da fotografare e poter scrivere. Eppure ci sono decine di lampioni!
Confesso che non mi ero accorto di questa situazione pur visibile e ho voluto parlare con tanti cittadini, ponendo la domanda se, “il belvedere avesse le luci spente o accese”. Distratti come me, nessuno aveva fatto caso al buio del belvedere.
Quindi, se nessuno reclama, l’amministrazione ha fatto finta di niente.
La Villa Comunale di Chieti, da un paio di anni è assoggettata ai Lavori di Riqualificazione.
Il terrazzo però è stato Riqualificato dalla Regione Abruzzo con una propria ditta, la quale non ha voluto colloquiare con la ditta esistente ed ha messo una sua pavimentazione, che non ha mantenuto la continuità con la pavimentazione dei marciapiedi.
Un paio di consulenti della Regione Abruzzo, sono venuti a Chieti e hanno imposto questa soluzione.
Il sindaco aveva l’obbligo di difendere il suo progetto. Strano che essendo il palazzo vincolato dalla soprintendenza ai beni architettonici, storico e culturale, questo ente non è intervenuto per il rifacimento del terrazzo.
Le mattonelle utilizzate potrebbero andare bene per una casa di civile abitazione. È una bruttura per questo piazzale, sarebbe stato bello sistemare le mattonelle rosse come una volta e lisce, per poterci pattinare.
Però, ora è impossibile smantellare e fare una nuova pavimentazione, per i costi eccessivi. Almeno che funzionassero i lampioni non a norma, sono a globo. Ne manca uno che qualcuno ha pensato di portarselo a Casa!
I regolamenti adottati dalla Commissione Europea il 18 marzo 2009, prevedono molte norme, sia sul tipo di lampada che di plafoniera. Il globo non può essere più adoperato perché non elimina o almeno attutisce l’ inquinamento luminoso, per un ambiente ecocompatibile ed ecosostenibile.
La risposta dell’amministrazione di Chieti non è difficile da immaginare. La Regione Abruzzo deve provvedere a pagare il consumo della luce. Eppure la giostra e il pulmino che vende le patate fritte hanno la luce. Allora “ aspetta e spera…”! Addio al passeggiare su questo panoramico piazzale di notte!”.


22 Giugno 2013

Categoria : Cronaca
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