CASE-Map, ecco cosa ne farà il Comune
L’Aquila – (Foto: edifici del progetto CASE e un interno con spumante offerto da Berlusconi alla consegna delle chiavi) – Il consiglio comunale ha discusso la delibera (approvata con 15 sì, 10 astensioni) relativa al nuovo modello gestionale degli alloggi del progetto Case e dei villaggi Map, proposto dalla giunta, “che prevede – ha spiegato l’assessore al Patrimonio Alfredo Moroni – un partenariato pubblico privato, di tipo istituzionale e nel rispetto dei parametri comunitari, attraverso l ‘ affidamento ad una societa’ partecipata dal Comune, da selezionare tramite una procedura di evidenza pubblica. Sulla base della delibera – ha proseguito Moroni – e’ demandata all’Amministrazione attiva, anche con l’ausilio di un servizio di advisory o per mezzo di idonei consulenti, minimizzando gli impegni finanziari dell’ente, la definizione del piano economico – finanziario, oltre a quella degli atti di gara e di un piano di azione.
Ai fini della gestione, verra’ comunque prevista la possibilita’ di compartecipazione alla copertura economico – finanziaria dei costi del servizio da parte dell’Amministrazione comunale, in favore di assegnatari degli alloggi appartenenti a fasce sociali deboli o a categorie svantaggiate. Elementi essenziali del contratto – ha concluso Moroni – saranno l’individuazione puntuale delle attivita’ oggetto dell’affidamento, una durata del rapporto non superiore a cinque anni, la verifica del livello e della qualita’ delle prestazioni, l’approvazione della Carta dei Servizi, obblighi specifici nei confronti di soggetti appartenenti a fasce svanataggiate, adattabilita’ delle prestazioni rispetto all’evoluzione delle esigenze collettive e l’obbligo di assicurare continuita’ del servizio e di ripristinarlo tempestivamente in caso di eventuale interruzione, di cui vanno fornite comunque opportune spiegazioni”. La delibera, che tornera’ in Consiglio per il Piano economico, e’ stata emendata con la presentazione di un testo condiviso da maggioranza e opposizione, in cui e’ confluito anche un ordine del giorno presentato dal Pd, nel senso di prevedere una partecipazione pubblica in quota di maggioranza.
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