…in poche parole
(di Don Luigi Maria Epicoco) Oggi è la memoria liturgica di San Luigi Gonzaga, primogenito del duca di Mantova, che rifiutò gli onori e i fasti della sua famiglia per morire di malattia a Roma a soli 23 anni, per essersi caricato sulle spalle un appestato e averlo portato all’ospedaletto vicino al Campidoglio . Niente Tv, media, foto dietro le scelte di questo ragazzo, passato alla storia per una eccessiva sottolineatura della sua purezza a scapito di quel realismo senza effetti speciali in cui si è consumata la sua esistenza. Luigi non è santo per le guance rosse del pudore, così come ce l’hanno sempre raccontato, è santo per le sue mani sporche di poveri e intente a soccorrere chi ne avesse bisogno. La purezza non è il “pudore”, ma l’amore gratuito e disinteressato verso il prossimo. Il nostro egoismo ci fa perdere la purezza perchè trasforma l’amore in interesse, in possesso, in strumentalizzazione. Luigi ama ricevendo in contraccambio solo la peste che lo uccise, e in questo non c’è romanticismo ma solo straordinaria grandezza di chi ha il coraggio di vivere fino in fondo le scelte forti che ciascuno si porta nel cuore. luigimariaepicoco@gmail.com
Non c'è ancora nessun commento.