Pescara, ma esiste davvero una vocazione turistica? I balneatori fanno la voce grossa


Pescara – (di Stefano Leone) – ESPLODE LA RABBIA TRA GLI STABILIMENTI BALNEARI DI PESCARA SUD – Pescara si aggiudica la prima edizione dei “Giochi del Mediterraneo sulla Sabbia”, che ci sarà nell’agosto del 2015, superando l’altra candidata francese Marsiglia, ma poi in casa non guarda alle esigenze che, proprio quella “sabbia” che sarà protagonista per eventi come i Giochi, non riesce ad essere promotrice per dare lavoro a chi con la sabbia ci vive ogni anno. E’ il caso della categoria dei balneatori che oggi alzano la voce proprio contro l’amministrazione Mascia. Quella amministrazione, che da un lato annuncia l’aggiudicazione di eventi al di la da venire, dall’altra sembra non curarsi dei problemi legati al lavoro e alle categorie imprenditoriali che con il lavoro “tirano a campà”. Il SIB-balneatori, come dicevamo alza la voce. Supportato dalla Confcommercio, il Sindacato Italiano Balneatori, sezione provinciale di Pescara, interviene per rappresentare la rabbia degli stabilimenti balneari di Pescara sud, a causa dei disagi dovuti ai lavori in corso nella zona. “Non ne possiamo più delle promesse non mantenute di questa amministrazione comunale che ha più volte annunciato la conclusione del cantiere che da troppi mesi insiste su Pescara sud. Il malcontento dei concessionari, deriva dalle infinite e rabbiose lamentele della clientela, che non riesce a digerire gli innumerevoli disagi derivanti dai lavori in corso che obbligano, a tortuosi percorsi, per raggiungere il litorale sud. A ciò si deve aggiungere che, a causa del suddetto cantiere, il parcheggio posto a ridosso del Teatro d’Annunzio è utilizzabile solo a metà, comportando ulteriori problemi ai pochi clienti che con pazienza riescono a recarsi in prossimità degli stabilimenti balneari. Inoltre, nell’ultimo fine settimana, se non fosse bastato quanto appena detto, l’amministrazione comunale ha avuto la brillante idea di organizzare un’evento, (esercitazione di Protezione Civile Ndr), in prossimità dello stadio “Adriatico-Cornacchia”, con blocco del traffico in tutta la zona, costringendo intere famiglie che volevano recarsi al mare a fare dietro front e cambiare destinazione”. La voce grossa della categoria non trova modo di attenuarsi anzi, rincara la dose, “finora il malcontento era stato soffocato dalle promesse ricevute, ma l’ennesimo rinvio della conclusione dei lavori – continua la nota di SIB-Confcommercio – ed i disagi dell’ultimo weekend, hanno fatto tracimare la pazienza degli operatori che vogliono impegni certi, da parte del Comune, circa il ripristino della normale viabilità”. Il grido finale è un aut aut che suona come, “basta con l’improvvisazione, la stagione estiva è entrata nel suo momento clou. E’ il momento di dare risposte certe ed immediate agli operatori economici della zona ed ai turisti che hanno bisogno di una riviera che funzioni al massimo delle sue potenzialità”. Sulla questione abbiamo ascoltato Andrea Lancia, titolare della concessione Mila e, unanimemente delegato alla rappresentanza della categoria.
- Allora Lancia, come stanno le cose?
“Davvero stanno molto male. Guardi, domenica io ho raccolto per l’intera giornata lamentele e rabbia, in qualche caso davvero feroce, su una situazione insostenibile. Ci si riempie la bocca, asserendo che Pescara ha vocazione turistica, poi abbiamo queste realtà. Lavori in corso a stagione ormai iniziata, carenza di parcheggi, disordine e approssimazione ovunque”.
- Ma dagli apparati dell’amministrazione comunale non ci sono stati contatti con la categoria e assicurazioni di sospensione almeno dei cantieri?
“Avevamo ricevuto una qualche promessa almeno per la sospensione dei cantieri ma tutte cose accennate e mai sicure. Cose dette a mezza bocca quasi a non volersi sbilanciare. Noi, invece, abbiamo necessità di cose certe. L’amministrazione avrebbe dovuto avere incontri con le rappresentanze di categoria, aprire tavoli di trattativa e rendere noti i programmi in maniera chiara e cristallina. Troppo spesso, da parte dell’amministrazione, si usa agire prima e dialogare dopo a cose fatte”.
- Si è notata la diminuzione delle presenza oppure c’è tenuta?
“Assolutamente si; ma lei mi spiega una famiglia, oppure una comitiva, dei paesi dell’entroterra pescarese, perché dovrebbe venire al mare a Pescara sapendo di non trovare parcheggi, rischiare di ricevere multe salatissime, trovare cantieri che creano disagio e disordine? Insomma, per quale buon motivo dovrebbero preferire il nostro mare? Veda, io ho 20 dipendenti, come posso mantenere i posti di lavoro se non sono messo in grado di avere servizi che funzionino? Noi, da parte nostra, come titolari delle concessioni, possiamo adoperarci per l’accoglienza al meglio nell’ambito dello stabilimento, ma se il bagnante non ha servizi annessi e connessi, sceglie altre mete”.
E’ il caso di chiudere riprendendo il titolo dell’articolo del nostro Direttore Colacito, “ Ma davvero crediamo di poter fare turismo attraente?”.


20 Giugno 2013

Categoria : Le Interviste
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