Filiere virtuose e sostenibilità ambientale
Manoppello – Al sindaco Gennaro Matarazzo (foto) e al consiglio comunale è pervenuto il seguente documento: “Oggetto: FILIERE VIRTUOSE E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE — Proposte e progetto per la realizzazione e sviluppo di attività imprenditoriali virtuose ed eco-sostenibili, per la riqualificazione e rilancio dell’area dell’Interporto della Regione Abruzzo (Val Pescara) e di tutti i Comuni territorialmente insistenti.
Con la presente — detto comitato cittadino ivi presente presso il Comune di Manoppello,
preliminarmente in accordo con i comitati equivalenti presenti presso i Comuni territoriali limitrofi
insistenti sull’area interportuale — per segnalare l’assoluta urgenza all’attenzione sulle tematiche in
oggetto e sensibilizzare le SS.VV. nel favorire l’applicazione di celeri interventi territoriali
risolutivi per gli obiettivi di seguito descritti.
Oggi più che mai la nostra Regione Abruzzo ha bisogno di un nuovo contesto di stimoli innovativi
nel quale è di fondamentale importanza affiancare, accanto al principio di competitività produttiva
delle imprese, una competitività di territorio o di “sistema” integrando con essi obiettivi di
sostenibilità ambientale nel breve, medio e lungo periodo” — un nuovo leitmotiv dove la tutela
dell’ambiente è parte integrante delle attività, dei processo di crescita produttiva, dello sviluppo e
sostegno continuativo di una economia totalmente eco-sostenibile.
Un vero e proprio cambio culturale e di rinnovamento che si appoggia sui principi cardine delle
Filiere Virtuose che possono costituire, infatti, sia un nuovo orientamento per le tutte azioni da
intraprendere, sia uno strumento di verifica dello stato attuale ma anche di monitoraggio delle future
evoluzioni conseguite ai fini di una costante e più corretta valutazione sulle compatibilità con i
criteri sopra enunciati.
Per questo riteniamo che, sia i suddetti principi che l’area dell’Interporto Abruzzo, oggi possono
rappresentare un ottimo connubio quale occasione di rilancio e nuova crescita del territorio della
Val Pescara, ma anche dell’intera Regione Abruzzo, favorendo la creazione di un nuovo modello a
filiera corta facilmente replicabile e che sia espandibile attraverso una rete che metta in condizioni
tutte le strutture logistiche regionali di operare verso l’obiettivo di garantire l’efficienza
ottimizzando sia i processi produttivi che quelli di distribuzione in cicli virtuosi: una opportunità a
sostegno, quindi, dell’occupazione e non solo giovanile visti i livelli demografici presenti, un
rinnovamento per tentare di rimanere sui mercati inter-regionali e rinvigorire quelli internazionali.
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Quale ulteriore esempio dei suddetti principi virtuosi, la promozione e sviluppo di un uso efficiente
delle risorse siano esse naturali, che produttive, o di post-consumo, con uno uso razionale e più
oculato di materie prime vergini e, al contrario, un incremento dello sfruttamento delle materie
prime seconde attraverso lo sviluppo incentivato di processi di recupero e riciclo che coinvolgono e
motivano in primis lo stesso cittadino quale consumatore e produttore di materie di scarto separate,
che saranno successivamente acquisite dalle varie imprese di trasformazione e lavorazione. Quindi
minori consumi di approvvigionamento a vantaggio di un minore impatto ambientale, maggiore
conformità sulle direttive europee specifiche e le norme di recepimento nazionali, una particolare
attenzione alla gestione virtuosa di tutte le risorse utili, comprese quelle idriche ed energetiche per il
fabbisogno produttivo e distributivo.
Diventa chiaro che l’espandibilità di applicazione dei principi di riferimento delle Filiere Virtuose
sopra descritte, in cicli anulari fra essi collegati e relazionati, diventano catalizzatori e moltiplicatori
dello sviluppo di attività di indotto e nuove vocazioni, a sostegno di un celere rilancio delle attività
di impresa tipica del nostro territorio abruzzese e consolidamento di occupazione oggi in forte crisi
di opportunità.
Alcuni dei principi contemplati nella struttura applicativa delle Filiere Virtuose:
- sostegno dei processi di filiera per il miglioramento delle condotte virtuose — per favorire
l’impulso e lo sviluppo di attività di impresa totalmente sostenibili, che rafforzano il V.T.R.
(Valutazione della Ricchezza Territoriale), quindi di conseguenza l’occupazione e il
consolidamento della ricchezza pro capite;
- uso efficiente delle risorse siano esse naturali, che produttive, o di post-consumo — per
promuovere sia un minor uso di materie prime vergini sostituite dal recupero e riciclo delle
materie prime seconde proprie o acquisite da altri processi produttivi, sia una gestione
efficiente e razionale delle risorse idriche ed energetiche per i fabbisogni di produzione e
distribuzione;
- controllo e riduzione degli impatti ambientali — per limitare gli effetti delle proprie
attività sul cambiamento climatico con emissioni in aria, acqua e suolo, sostenendo la
minimizzazione di produzione rifiuti e privilegiando il recupero e il riutilizzo in loco;
- adozione di un approccio preventivo — per valutare gli impatti delle proprie attività, dei
propri prodotti e servizi, al fine di gestirne preventivamente gli aspetti ambientali,
promuovendo l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili a salvaguardia della bio-
diversità e degli eco-sistemi;
- sostegno delle tecnologie e processi innovativi — attraverso l’investimento in ricerca,
sviluppo e innovazione, al fine di sviluppare processi, prodotti e servizi a sempre minore
impatto ambientale e a garanzia di sviluppo di maggiori filiere produttive sostenibili;
- gestione responsabile dei prodotti o dei servizi lungo l’intero ciclo di vita — al fine di
migliorarne le prestazioni e ridurne l’impatto sull’ambiente, anche informando i clienti sulle
modalità di migliore utilizzo e di gestione del “fine vita” dei beni;
- condivisione responsabile della filiera produttiva — promuovendo la salvaguardia
dell’ambiente attraverso gestione della catena produttiva, scegliendo per l’intento ed una
selezione naturale, fornitori, clienti e parti interessate che condividano completamente tale
responsabilità e che contemplino nel loro core business politiche di sostenibilità;
- sensibilizzazione, formazione e trasparenza con le parti interessate — promuovendo
iniziative e relazioni al fine di perseguire l’attuazione delle proprie politiche condivise in
campo ambientale;
- coerenza nelle attività inter-regionali ed internazionali — per operare costantemente il
linea a detti principi, in tutti i territori nazionali e non, in cui si svolge la propria attività.
A conclusione si invita a non sottovalutare i vantaggi politici che simil scelte culturali e di
rimodulazione delle gestioni darebbero alle Amministrazioni Pubbliche quale Enti promotori, una
scelta obbligatoria di rinnovamento, coraggiosa ma anche oggi più che mai imprescindibile, che
auspichiamo tutti i Comuni abruzzesi vogliano coglierne la condivisione e che risulterebbe
innovativa per quanto finora presente nel nostro territorio regionale, sicuramente unica per
l’Abruzzo, ad ulteriore riprova — ed è nostra convinzione — che tematiche importanti per il bene
comune, sono l’occasione e il motivo per alimentare quel senso civico e morale di ognuno, quella
virtuosità, che deve essere sempre al di sopra delle appartenenze politiche.
Nel ringraziare anticipatamente in attesa che le suddette richieste abbiano i dovuti riscontri,
l’occasione ci è gradita per porgerVi i nostri distinti saluti.
(Fabio Blasioli) – Comitato Cittadino “Laboratorio per il Bene Comune di Manoppello” – Relatore Dott. Maurizio Rampazzo”.
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