Cubature, sospetta babele urbanistica
Pescara – (di Stefano Leone) – (Foto: mostri di cemento in via Paolucci) – Non finiamo una battaglia che dobbiamo cominciarne un’altra! Scrive così sul suo blog Maurizio Acerbo, Consigliere regionale e capogruppo del PRC in Consiglio comunale. La battaglia da poco terminata è quella che ha portato la maggioranza del Sindaco Mascia alla sconfitta subita sul PP2, con l’annullamento da parte del Tar, del permesso di costruire rilasciato alla società Pescaraporto. Quella iniziata e, al momento vinta anch’essa, è la mancata approvazione della delibera attuativa della legge regionale 49/2012, che già nei mesi scorsi aveva fatto discutere perché spalma, su quasi tutto il territorio cittadino, i premi di cubatura fino al 50% previsti nella legge regionale. Rifondazione e il suo più autorevole rappresentante, non è la sola forza politica contaria ai premi di cubatura. Questi, che avrebbero aggiunto a quella babele urbanistica che è Pescara, altri edifici giganteschi, sono avversi anche al Pd tanto che tre componenti la Commissione urbanistica del Comune, Ezio Del Vecchio, Camillo D’Angelo e Florio Corneli, tornano sull’argomento affermando che sull’urbanistica cia sono illusioni di una politica malata. “Ad ogni crisi, di qualunque natura essa sia – affermano – il sistema immunitario si affida alle risposte della classe di governo che immancabilmente risponde con il classico: bisogna rilanciare il mercato dell’edilizia. Un antidoto che ha funzionato negli anni sessanta e settanta quando il mercato immobiliare della prima casa ha rappresentato la prima priorità per le famiglie italiane e quando il mercato del mattone ha funzionato come banca di investimento per i risparmiatori nostrani e non. Sono cambiati i tempi, le abitudini, le condizioni e i livelli di vita globale ma, nel nostro Paese, l’unica cosa che non cambia è la maturità della classe politica che continua ancora a dare le stesse risposte nonostante le aspettative siano cambiate. Una testimonianza evidente e palpabile di tutto questo si riscontra al Comune di Pescara”. Chiedere a loro, il perché di tutto questo rispondono che, “le fabbriche chiudono, le attività commerciali abbassano le saracinesche, il turismo balneare mostra la corda, la fila delle persone che si rivolgono ai servizi sociali aumenta eppure la Giunta Mascia ripone tutte le sue attenzioni nel rilancio dell’edilizia, attraverso un bonus di volumi, ben sapendo che non sono quei pochi, forse ed eventuali, posti di lavoro che potranno risollevare la nostra economia. Al clichè imposto dalla maggioranza con l’ennesima e sterile proposta l’opposizione consiliare da giorni, settimane e mesi continua a sollecitare una diversa iniziativa ed una diversa azione che, pur favorendo la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, possa essere di reale contributo per ridare ossigeno ad una economia asfittica che non si regge solo del pur importante settore edile. Se poi le proposte avanzate dalla Giunta Mascia non riescono a convincere neanche la sua stessa maggioranza e far si che in Consiglio comunale passino le iniziative della opposizione qualcosa vorrà pur dire. Abbandonarsi, poi, come fa la consigliera onorevole Chiavaroli, ad invettive contro la politica dell’opposizione solo perché la maggioranza non è stata in grado di garantire i numeri in Consiglio comunale, grazie propria all’assenza di chi riveste doppi incarichi, è la conferma di un sistema politico malato che, a cominciare dall’onorevole Chiavaroli, ci si ostina a non voler cambiare. La maggioranza annaspa, il tempo passa e c’è ancora qualcuno di questo governo masciano che pensa ancora che la colpa sia dell’opposizione. Non resta che aspettare ancora qualche mese ed i cittadini di Pescara riporteranno alla realtà Mascia & C. con la triste consapevolezza di averne dovuto pagare care conseguenze”.
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