Bagnasco: basta veleni, non è evangelico
Pescara – Anche nelle alte sfere della Chiesa è percepita nitidamente la conseguenza negativa, sulla politica e sulla società sfinita dai problemi economici e occupazionali, della perenne litigiosità nei palazzi. Le contrapposizioni rendono deboli e vulnerabili, l’aria avvelenata è irrespirabile per tutti. Lo ha detto a chiare lettere, questa mattina, il presidente della Conferenza episcopale italiana, Bagnasco. “La crisi ifiinita porta situazioni gravissime, e’ l’ora di una conversione culturale a livello sociale: basta litigi, basta contrapposizioni e basta denigrazioni vicendevoli. Quest’aria avvelenata a qualunque livello e ambiente “paralizza, distoglie energie interiori, psicologiche, genio, risorse che potrebbero collaborare e invece si oppongono sterilmente e a danno della povera gente, che e’ ancora peggio”. E’ il messaggio partito stamane da Bagnasco, che oggi pomeriggio presenzia alla inaugurazione della Cittadella dell’accoglienza, in via Alento, una struttura (intitolata a Giovanni Paolo II) destinata ad accogliere i poveri, anche attraverso un dormitorio. La conversione culturale sollecitata da Bagnasco “va nel segno del darci fiducia vicendevole, nel non voler fare i primi della classe a tutti i costi, nel non attribuirsi meriti: questo deve finire – ha ammonito – altrimenti il paese affonda, la crisi ci soverchia, ci schiaccia e chi resta schiacciato e’ il piu’ debole. Bisogna trovare le vie per il lavoro, per lo sviluppo e le giuste e necessarie riforme, e’ necessario e urgente, ma tutto questo presuppone un cambio di mentalita’ e non solo ad un certo livello di responsabilita’, perche’ tutti siamo responsabili, a qualsiasi livello”. Bagnasco esorta: “Non dobbiamo opporci ma, al contrario, dobbiamo sostenerci e riconoscerci nei talenti e nei meriti di ciascuno, senza invidie, senza volonta’ di primati. Tutti noi dobbiamo favorire questo clima nuovo che e’ semplicemente evangelico e, se vogliamo, e’ semplicemente e umano”.
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