Roseto, arti marziali filippine
Roseto – Un evento nazionale con le arti marziali filippine sabato 13 luglio 2013, dalle ore 15.00 in poi, presso la spiaggia del Residence Marechiaro, Lungomare Trento a Roseto. L’appuntamento è con la Maestra Librada Ramos, originaria di Cumba Lian, Batangas, città situata nel nord dell’isola di Luzon, nell’arcipelago delle Filippine, una delle poche donne autorizzate all’insegnamento del Kali, nonché Direttrice Tecnica fondatrice della scuola Arnis Batanguena, responsabile in Italia di Kali traditional WEDO system e Presidente e responsabile di Aycocho kuntaw kali silat in Roma.
Il Kali, chiamato anche Arnis o Escrima, è una disciplina marziale nata nelle isole Filippine in tempi remotissimi. Il primo contatto delle arti marziali filippine con il mondo occidentale coincide con l’arrivo del portoghese Magellano nell’isola di Mactan, nel 1521. Magellano tentò di dominare gli indigeni che erano comandati da Lapu-Lapu e proprio in quell’occasione trovò la morte per mano dello stesso.
Nelle zone a nord dell’arcipelago, conquistate dagli spagnoli, la pratica del Kali venne proibita, ma la fantasia del popolo filippino non rimase imbrigliata da questa legge imposta dagli invasori ed il Kali diventò una danza folkloristica, con musiche ed eleganti movimenti ritmati nei quali si celavano e venivano tramandate le tecniche più efficaci ed i colpi mortali.
La mentalità aperta ed eclettica dei maestri di combattimento filippini ha permesso di estrapolare dalle arti marziali con cui sono venuti a contatto, tutto ciò che poteva accrescere il bagaglio tecnico: il Kung-Fu cinese, il Judo giapponese, la scherma spagnola ed altre ancora hanno arricchito il patrimonio marziale della disciplina. La didattica del Kali è articolata in diversi settori che corrispondono a delle vere e proprie aree di apprendimento, lo studio più completo prevede l’approfondimento dell’uso delle Armi, della lotta a mani nude e dei calci. Non esistono distinzioni di sesso, una leggenda narra addirittura di una principessa cieca di nome Josefina che ha istruito il Gran Maestro Floro Villabrille fondatore dell’omonimo metodo.
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