Se non ci fossero i supermercati…
Corropoli – (Foto: l’area commerciale di Colonnella) – Da un lettore riceviamo: “Ieri domenica afosa mia moglie non stava bene e sono stato costretto ad andare a mangiare al Ristò di Colonnella. Arrivato nel piazzale c’era un sole bruciante, poche auto, un silenzio e una desolazione totale, in un’atmosfera da Tripoli di Libia. Una persona si sente isolata e sola, depressa, in certe domeniche tristi e allucinanti. Dentro il supermercato tutto aperto, buona temperatura, atmosfera distesa e gente che andava su e giù, negozi accoglienti. Uno scampolo di normalità in cui poteva essere soddisfatta ogni esigenza normale, compresa quella quotidiana di fare la spesa o comperare la carta igienica, il giornale, o farsi rifare la chiave del portone. Tutto gradevolmente normale. Al Ristò parecchia gente, cucina all’opera, tutto normale, tutto ben efficiente, luci attenuate, nè caldo nè freddo grazie ad un buon condizionamento non nocivo per la salute. Ho mangiato (discretamente), ho pagato poco, e me sono tornato a casa nella domenica arroventata e deserta.
Dico: meno male che ci sono i supermercati. Dico che quel rappresentante dei commercianti che da Bruno Vespa in tv sere fa ha ferocemente attaccato le aperture domenicali, non sa cosa dice, è fuori dalla realtà , specie quando racconta che solo in Italia si apre la domenica. Che grande sciocchezza, che tentativo di falsare la verità . In Francia nel 1971 bazzicavo centri commerciali aperti dalle 10 alle 23 ogni giorno dell’anno. In Europa ovunque esistono banche, officine, gommisti, uffici, oltre che negozi, aperti o di turno ogni giorno festivo dell’anno tranne Natale e 1 maggio. E ci sono persino negozi notturni o aperti 24 ore su 24″.
(Ndr) – Sfonda una porta aperta: da sempre sosteniamo le aperture festive, ovunque. Chi vuole apra, chi non vuole chiuda. Ricordate le polemiche sui giornaletti porno nelle edicole, negli anni ’70? I moralisti lanciavano fulmini e saette perchè fossero vietati. Qualcuno, più pacato, diceva: “Li compri chi li vuole, non li compri chi non li vuole”. Pià semplice di così…
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