Nevicate sulle cime, inutili ricerche marinaio


g sasso lato te 2L’Aquila – Il maltempo sembra attenuato, ma restano senza esito le rierche del marinaio disperso ieri a largo di Giulianova. previsioni che annunciavano freddo invernale proveniente dal Nord-Est dell’Europa hanno azzeccato in pieno. Temperature al di sotto dello zero e bufera di vento e neve sui monti abruzzesi. E’ abbastanza insolito che la neve scenda ad alta quota prima di metà ottobre, ma è capitato altre volte. Il maltempo ha imperversato a lungo sul Gran Sasso dove le cime sono ricoperte di neve a partire dai 1400 metri. A Campo Imperatore la temperatura questa mattina, alle 9, era di -4 gradi, mentre nel corso della notte e’ scesa a -5. La coltre bianca ha raggiunto i 10 centimetri. Nella zona di Montecristo sulla statale di Campo Imperatore sono in azione i mezzi spazzaneve e spargisale. Neve anche sui monti della Laga, sulla Maiella e sul Velino-Sirente. Altrove questa mattina è tornato il Sole, ma fa freddo anche al mare.

Giulianova 3GIULIANOVA – Ancora senza esito le ricerche di Maurizio Fagone, il marinaio disperso a seguito dell’affondamento del motopeschereccio “Diana Madre”, avvenuto ieri, al largo della costa di Giulianova, intorno alle 18. Per i sommozzatori della Croce Rossa e dei vigili del fuoco non e’ stato possibile, finora, immergersi nelle acque antistanti la costa giuliese, a causa del mare forza 4. Poche le speranze di trovare ancora in vita il marinaio di San Benedetto del Tronto. La corrente marina che spinge a sud, infatti, potrebbe aver trascinato il corpo lontano, oppure il corpo potrebbe essere rimasto sul fondo del mare nei pressi del luogo della tragedia, nella zona sud del porto di Giulianova. Questa mattina, intanto, gli uomini della capitaneria di porto hanno ispezionato, il tratto di costa da Silvi Marina a Giulianova, mentre due elicotteri, della polizia di Stato e dei vigili del fuoco, hanno perlustrato l’Adriatico da Pescara a Giulianova. A causa del mare grosso il relitto del peschereccio “Diana Madre”, affondato dopo l’impatto con gli scogli del molo sud, si e’ arenato a 200 metri dalla spiaggia. La Capitaneria di Porto di Giulianova intende, inoltre, vedere chiario in quanto è acceduto ieri quando il peschereccio affondato tentava di entrare in porto: un altro natante gli avrebbe tagliato la strada, costringendolo a rallentare e deviare, e questo potrebbe aver influito sulla situazione aggravandola.
(Nella foto: Il Gran Sasso, versante teramano)


13 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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