Gettare ponti e guardare avanti
Pescara – (di Stefano Leone) – D’ALFONSO CI CREDE GIA’ – La mattinata classicamente estiva. L’afa, arrivata insalutata ospite, confermava l’arrivo repentino del primo vero fine settimana da spiaggia. In questo contesto la location più significativa che si potesse trovare uno stabilimento balneare, l’Apollo, dove il presidente onorario della Scuola di Regione, Luciano D’Alfonso e il presidente Barbara Becchi hanno presentato l’evento “Gettare ponti, guardare avanti – Pescara e l’Abruzzo nel Mediterraneo”. Evento che si terrà domani, domenica 16 giugno alle ore 17.00, presso il Ponte del Mare, lato Madonnina. “Domani sarà una giornata importante per la città di Pescara e per l’Abruzzo- ha esordito così Luciano D’Alfonso davanti a una piccola folla di giornalisti e cittadini -, domani si parlerà del futuro possibile per lo sviluppo del nostro territorio e soprattutto dei porti della nostra regione. Ci confronteremo oltre che con tutti coloro già previsti nel programma della giornata anche con Tommaso Affinita, Presidente RAM SpA- Rete Autostrade del Mare e con Massimo Cialente Sindaco di L’Aquila. Nelle prossime elezioni regionali – ha continuato D’Alfonso – abbiamo l’ambizione di portare al voto 800.000 cittadini, dal momento che c’è bisogno di una grande legittimazione elettorale e democratica per poter iniziare una grande stagione regionalista. Tutti i poteri dell’Amministrazione regionale saranno esercitati con l’obiettivo di realizzare un nuovo ordinamento regionale, capace di garantire agli abruzzesi tre nuovi diritti, al livello statutario prima e di vita quotidiana poi. Il diritto alla facilità, il diritto alla velocità e il diritto alla bellezza. Soprattutto dovrà essere facile e veloce, per le nuove imprese, iniziare la loro esistenza produttiva, ponendosi l’obiettivo dell’aumento considerevole del loro numero. In cinque anni dobbiamo puntare ad avere 200.000 imprese sane e innovative, potendo contare sulla fiducia, che è l’esatto contrario della paura che ha esercitato la sua signoria in questi ultimi, lunghissimi cinque anni”. Luciano D’Alfonso sa quanto sia importante essere presente in questo momento nel quale, le sua prime vicissitudini giudiziarie, hanno incassato due assoluzioni che fanno morale e entusiasmo. Lui, che di politica ne mastica, sa che se vuoi uscire quando piove devi avere l’ombrello e, quindi parla come fosse già sullo scranno più alto dell’Emiciclo regionale. “Sono seguite molte domande – arringa ancora D’Alfonso – da parte di giornalisti e cittadini presenti dalle quali sono emersi diversi punti interessanti. In vista della prossima competizione elettorale regionale bisognerà attivare una concreta condivisione democratica per la individuazione delle candidature, prevedendo tre livelli selettivi: 1) primarie per il candidato Presidente, con l’obiettivo partecipativo di almeno 100.000 cittadini; 2) primarie delle idee capaci di scatenare un vero e proprio combattimento culturale; 3) la qualifica di candidato non la si assume in solitudine ma con la sottoscrizione di almeno 50.000 cittadini sottoscrittori. Si propone inoltre di favorire candidature al vertice con una storia politica caratterizzata dalla linearità della militanza sociale e soprattutto dalla univocità dell’appartenenza culturale, evitando le performances di ricollocazione politica motivate solo dallo “stabilimento personale”. Il caldo incombe ma lui tiene, come sempre ha fatto, la platea desta e attenta con argomentazioni che suscitano compartecipazione. “Sempre in vista di una condivisione democratica – continua D’Alfonso – quanto più possibile allargata da facilitare oltre il possibile con le energie di ciascuno, si auspica una coalizione costituita dal centrosinistra più “tanto altro”, dove tanto altro va inteso come movimenti, territori, gruppi, municipi, corpi intermedi della nostra società e personalità portatrici di interessi collettivi, desiderose e capaci di contribuire al risanamento della regione. Domani, pubblicamente, si assumerà impegno alla presenza del sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, di Giovanni Lolli e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Giovanni Legnini e di tantissimi amministratori presenti, di elaborare come Scuola di Regione entro il 3 luglio, due proposte di legge regionale capaci di elevare il dibattito istituzionale regionalista, per facilitare quanto alle competenze territoriali, la ricostruzione nel cratere e l’erogazione dei servizi da parte della città capoluogo di regione”.
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