Laudomia Bonanni, la scrittrice unisce l’Abruzzo e lo proietta anche negli USA
Pescara – (di Stefano Leone – foto di Massimo Leone) – IN UN ABBRACCIO CHE SA DI OPERA D’ARTE È UN ANGOLO DELLA CREAZIONE VISTO ATTRAVERSO UN TEMPERAMENTO – E’ stato un invisibile cordone che ha unito Pescara e L’Aquila. Un cordone forte di intenti identici e voleri comuni. Un cordone che ha ineluttabilmente cementato menti e anime in nome di una cultura identitaria per ambedue le città. In occasione della pubblicazione negli Stati Uniti del romanzo postumo della scrittice aquilana, scomparsa nel 2002, Laudomia Bonanni, “The Reprisal” (La Rappresaglia), la Fondazione Brigata Maiella ha invitato, e dato opportunità, ad una riflessione sull’opera della grande scrittrice italiana del ’900, che ha raccontato la storia di una partigiana incinta, catturata e giustiziata sulla Maiella, ospitando una delle curatrici della traduzione inglese, la docente Sara Teardo (foto singola in basso) dell’ Università di Princeton.
Nella sua essenziale enucleazione la fabula del libro può essere racchiusa in una comoda proposizione: un gruppo di fascisti alla macchia cattura una partigiana, La Rossa, in stato di gravidanza e la uccide dopo che ella ha partorito. Tra questi eventi – la cattura e la fucilazione -, che si pongono agli estremi cronologici del libro, si manifesta la tessitura narrativa del romanzo che è dunque, al fondo, la cronaca di un’attesa, durante la quale si adempie il destino dei personaggi. Una platea attenta e competente, ha assistito e seguito con puntuale dedizione gli interventi del tavolo conferenziale da dove ha fatto gli onori di casa il Presidente di Pescarabruzzo Nicola Mattoscio che ha salutato, ringraziato e introdotto l’evento. Sono intervenuti la Senatrice Stefania Pezzopane, la storica della Letteratura italiana Lucilla Sergiacomo, il Presidente dell’Associazione Laudomia Bonanni Gianfranco Giustizieri, il maggiore degli studiosi della scrittrice aquilana, autore di diversi libri su di lei e attento ricercatore di ogni dettaglio della sua opera. Interventi moderati da Maria Rosaria La Morgia, giornalista Rai Tgr Abruzzo. In platea, fra gli altri sono stati notati: il nostro Direttore Gianfranco Colacito, nipote della grande scrittrice e conoscitore delle sue opere, Domenico Logozzo già capo redattore della sede Rai Tgr Abruzzo, Paola Marchegiani attuale Consigliera comunale e già Assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Goffredo Palmerini, scrittore e giornalista aquilano. “The Replisar” – La Rappresaglia -, dunque, non è una semplice trasposizione narrativa della guerra in Abruzzo; la Rappresaglia costringe ad una riflessione profonda sulla vita, sulle logiche che impone un conflitto, sulla condizione di precarietà esistenziale dei tanti che l’attraversarono. La figura della Rossa e il suo stato di gravidanza, che è metafora pregnante dell’atto di amore incondizionato di cui è portatrice la natura femminile, infine, richiama l’attenzione alla condanna della violenza in ogni sua forma.
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