Il Gip: archiviata Stati, indagini per Bertolaso

L’Aquila – C’e’ una svolta nel procedimento satellite inerente la vicenda della Commissione Grandi Rischi nel quale sono indagati per omicidio colposo plurimo l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso e l’ex assessore regionale Daniela Stati. Secondo quanto risulta all’Agi, il Gip del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, dopo cinque ore di camera di consiglio, e dopo alcuni giorni, ha sciolto la riserva archiviando la posizione dell’ex assessore regionale alla Protezione civile, Daniela Stati e ordinando, invece, nuove indagini a carico dell’ex numero Uno del Dipartimento di protezione civile, Guido Bertolaso. Con questa decisione (sulla quale ora si attendono le motivazioni) il Gip ha accolto in parte la richiesta di archiviazione presentata per entrambi gli imputati, dai pm Fabio Picuti e Roberta D’ Avolio. Nell’infuocata discussione di due giorni fa, Gargarella aveva ascoltato tutte le parti civili che si opponevano alla richiesta di archiviazione, in particolare di Bertolaso. Picuti, dopo aver insistito sull’archiviazione delle due posizioni, aveva chiesto al giudice di specificare, nel caso di nuove indagini, quali dovranno essere gli aspetti da approfondire per la Stati e Bertolaso che ha gestito l’ emergenza sisma dell’Aquila in veste di commissario del governo Berlusconi. A carico dei due indagati era stata aperta un inchiesta parallela a quella principale dopo la pubblicazione dell’ormai famosa telefonata intercettata nell’ambito dell’ inchiesta sul G8. Nella registrazione audio si sente l’ex sottosegretario Bertolaso dire all’assessore Stati di voler convocare la riunione per un’operazione mediatica con cui tranquillizzare gli aquilani preoccupati dallo sciame sismico che non dava tregua. I sette componenti la Commissione Grandi Rischi erano stati condannati dal Tribunale dell’Aquila nell’ottobre del 2012 a 6 anni di reclusione ciascuno con le accuse di omicidio colposo, disastro e lesioni gravi per aver fornityo rassicurazioni alla popolazione aquilana in una riunione avvenuta solo una settimana prima del grande terremoto. Per loro l’accusa aveva chiesto quattro anni di reclusione.

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