L’Aquila, è battaglia sui letti agli studenti
L’Aquila – Con l’acqua alla gola (non solo quella del maltempo che ha flagellato ancora tendopoli e periferie caotiche) il consiglio comunale ha affrontato oggi il problema dei posti letto per gli studenti, presenti il rettore dell’ateneo, di Orio, e il prefetto Gabrielli. Quest’ultimo attaccato da Enrico Verini si è ritenuto offeso ed ha lasciato l’aula. Poco dopo scuse ufficiali e frettolosa marcia indietro dell’assemblea, che ha presentato al prefetto le scuse. Difficile prendersela con uno come Gabrielli, che finora ha dato l’anima per la città e per i terremotati, rendendosi conto di mille problemi e di diecimila modi di pensare sbagliati da parte di cittadini, ma anche istituzioni e vip. Tutto si può dire al prefetto, meno che non si stia dando da fare. Comprensibile dunque la sua stizza. Ma purtroppo anche la politica è nevrotica e stressata e troppo spesso si crede di essere bravi solo attaccando e criticando. Invece di rendersi conto che sul problema letti per studenti, tutti sono arrivati tardi, ma parliamo di politici e di istituzioni. Ora siamo alle corde, le iscrizioni precipitano e i consigli comunali cercano soluzioni come mosche dentro un bicchiere, sbattendo la testa da tutte le parti e avendo sempre meno ossigeno per respirare.
La seduta è stata caotica, confusionaria, ringhiosa e polemica, ma, almeno stando alle parole (i fatti sono un’altra cosa) una soluzione almeno parziale potrebbe venire da insediamenti approssimativi in zona Cansatessa. Forse sufficienti per migliaia di persone, viene garantito. Quanto tempo ci vorrà per realizzarli? Avremo tempo (meteorologico) adatto a lavorare presto e bene? Ci sono mille dubbi e maltempo cominciato oggi (con possibile freddo invernale) rafforza dubbi e incertezze. Se l’insediamento risulta possibile oggi, perchè non ci si è pensato due mesi fa? Cosa ha impedito di correre ai ripari, come si sta facendo adesso? Una storia che ricorda quella della sede per il commercio ambulante a Piazza d’Armi, o lo scandaloso silenzio sulle licenze al supermercato Conad a S.Antonio. Eppure, com
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