Rapagnà e i 150 milioni “a sorpresa”

Roseto – Scrive il Mia Casa di Pio Rapagnà: “La Senatrice Stefania Pezzopane, nel corso del dibattito ieri al Senato sulla conversione in legge del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43 “per accelerare la ricostruzione in Abruzzo”, dopo avere chiesto di accantonare l’emendamento da un miliardo per poter giocare una nuova partita sull’anticipazione, ha annunciato che, con un vero e proprio gioco di prestigio, sono spuntati “a sorpresa” 150 milioni di euro di anticipazione per L’Aquila. Come è stato reso noto si tratta dei fondi Cipe della ricostruzione pubblica non spesi nell’anno in corso, che saranno “stornati” a beneficio della ricostruzione privata all’interno della delibera Cipe del dicembre 2012 e potranno essere rimesse nel Cipe pubblico nel 2014 quando L’Aquila potrà contare sulla prima tranche da 250 milioni di euro della somma totale di 1,2 miliardi assicurati dall’aumento dei Bolli.
Se la “manovra” comporterà lo storno, per l’immediato impiego, di somme “non spese” per la ricostruzione “pubblica” in generale, allora, per evitare pericolose confusioni è “opportuno” che chi ha fatto la operazione, la Senatrice Pezzopane che ha proposto l’emendamento, il Governo che ha dato parere favorevole, il Senato che lo ha approvato, il Sindaco Cialente che ne ha gioito ed il Presidente della Regione Chiodi che ha parlato di “somme non spese” da parte proprio del Comune di L’Aquila, “chiariscano senza ombra di dubbio” che la cosa non riguarda i 107 milioni di euro per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell’ATER ed i 43 milioni di euro per gli interventi da porre in essere sugli immobili di proprietà del Comune di L’Aquila e dei Comuni del cratere, già assegnati e resi disponibili dalla Ordinanza della Presidenza del Consiglio n. 3803 del 15 agosto 2009.

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