Calcio: L’Aquila vince il derby ed è a un passo dalla storia
Teramo – (di M.F.) – Il derby Teramo – L’Aquila, valevole per la finale playoff di Seconda Divisione, non tradisce le attese e regala un ottimo spettacolo ai circa 5000 spettatori presenti al Piano D’Accio. La partita, terminata 1-0 per i rossoblù, è stata piacevole e data l’alta posta in palio non sono mancate polemiche ed emozioni.
Le avvisaglie che questa non fosse una partita qualunque si rilevano subito dopo il fischio iniziale quando il Presidente dell’Aquila Chiodi, insieme alla sua famiglia, è costretto a spostarsi dalla tribuna centrale in curva ospiti, causa un accoglienza poco civile del pubblico di casa.
Sugli spalti le due tifoserie (circa 1000 gli aquilani giunti nel capoluogo aprutino) hanno dato vita a uno spettacolo d’altri tempi, uno spettacolo che causa tessera del tifoso, non si vedeva da tempo.
Sul campo il Teramo ha provato a far tesoro del turno casalingo ma nonostante i biancorossi abbiano fatto la partita, è L’Aquila su calcio da fermo a siglare l’unico gol di giornata, che condanna il diavolo a vincere con almeno due gol di scarto domenica prossima al Fattori.
Parte bene il Teramo che al 9′ si fa vedere in avanti con Foglia la cui conclusione è parata agevolmente da Testa. Al 18′ è Coletti a provare il tiro dalla distanza ma il portiere aquilano fa buona guardia.
Al 25′ L’Aquila prova ad uscire dal guscio e Ciotola, dopo aver saltato un avversario, prova un sinistro a giro che termina di poco a lato.
Al 35′ è ancora Ciotola, servito da Improta, a rendersi protagonista: il tiro al volo dell’esterno napoletano esalta Serraiocco che respinge la conclusione.
Al 44′ è il Teramo a rendersi pericoloso con Valentini che calcia un rigore in movimento, con la palla che termina fuori di un soffio.
Nella ripresa i locali continuano la spinta e al 3′ Olcese supera Testa con un tocco liftato ma Pomante repinge sulla linea salvando il risultato. Poco dopo è lo stesso Olcese, sugli sviluppi di un corner, a colpire di testa mandando la palla a lato tra la disperazione del numeroso pubblico biancorosso.
Nel momento migliore del Teramo è L’Aquila a colpire: angolo di Carcione, testa di Infantino e la rete si gonfia.
Al primo affondo della ripresa i rossoblù colpiscono. Freddezza e cinicità da parte dell’undici di Pagliari, come solo le grandi squadre sanno fare.
Il Teramo risponde al 9′ ma il tiro di De Stefano viene deviato da Testa.
Cappellacci prova a dare una svolta alla partita inserendo Petrella, Iazzetta e Patierno, ma il forcing teramano non porta a risultati soddisfacenti. L’Aquila si difende in 10 lasciando il solo Infatino in attacco. Con pochi spazi a disposizione l’undici di casa cala la pressione nel finale. Degni di nota solamente i tentativi di Iazzetta al 35′, con la sfera che termina alta, e di Coletti su calcio franco che però non inquadra la porta.
Al triplice fischio finale i tifosi rossoblù fanno festa: L’Aquila è ad un passo dalla storia.
TERAMO: Serraiocco, De Fabritiis, Scipioni, Tommaso, Ferrani, Speranza, Foglia (18′st Petrella), Valentini, Olcese, Ambrosini (30′st Patierno), De Stefano (20′st Iazzetta). A disp: Santi, Chovet, Caidi, Righini. All.: Cappellacci
L’AQUILA: Testa, Petta (42′st Ligorio), Rapisarda, Carcione, Ingrosso, POmante, Menicozzo, Iannini, Infantino (37′st Ripa), Ciotola (26′st D’Amico), Improta. A disp: Leuci, Gizzi, Marcotullio, Colussi. All.: Pagliari.
Arbitro: Sig. Pezzuto di Lecce
G.d.l.: Sig. Pentangelo di Nocera Inferiore, Sig. Calò di Molfetta
Quarto uomo: Sig. Ripa di Nocera Inferiore
Ammoniti: 30′pt Carcione, 45′pt Petta, 11′st Improta
Angoli: 9-1
Recupero: 0′pt, 4′st
Note: La dirigenza rossoblù disturbata in tribuna dai tifosi locali, è costretta ad accomodarsi nella curva ospiti. Allontanati dal campo il vice rossoblù Migliarelli e il team manager biancorosso Zoia
Marcatori: 7′st Infantino
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