Pezzopane su emendamenti e soldi
L’Aquila – La senatrice Stefania Pezzopane ha tirato oggi le somme, in una conferenza stampa, del lavoro fatto e sul contenuto dei provvedimenti per L’Aquila e il cratere, che andranno in discussione in Senato martedì. Lavoro duro, ha detto, sul quale ci siamo impegnati al massimo grazie anche all’appoggio di diversi colleghi e del sottosegretario Legnini. Lavoro al quale è stato dedicato l’impegno più totale, perchè da quanto sarà deciso dipenderà il futuro immediato dell’area terremotata. La Pezzopane ha riassunto: 1,2 miliardi di euro spalmati in diversi anni, esenzione dal patto di stabilità , proroghe per decine di precari che hanno sempre lavorato alla ricostruzione negli enti locali e altre misure al momento essenziali per l’inizio della ricostruzione dei centri storici. Emendamenti della stessa Pezzopane, prima fermati in commissione, poi modificati e adeguati, e oggi fatti propri dal Governo prima dell’esame in aula martedì.
Resta, ha detto la Pezzopane, il problema dell’anticipazione delle risorse, sul quale “torneremo alla carica” e “cercheremo una soluzione che renda possibile la spesa più agevolmente”. Come dire: i soldi servono, debbono essere disponibili in tempi rapidi, mediante meccanismi snelli e operativi.
Berlusconi chiede un miliardo l’anno per L’Aquila? “E’ la stessa cosa che abbiamo chiesto noi – ha detto la Pezzopane – ma la proposta è stata bocciata in commissione. Berlusconi, che è un parlamentare, venga in aula a sostenere quanto afferma al nostro fianco, non si limiti a dichiarazioni populistiche e prive di contenuti concreti”. La senatrice ha portato a termine un lavoro che, se il Senato dirà sì definitivamente, sarà decisivo e consentirà – dopo 4 anni e 2 mesi – di aprire i cantieri. Dalle parole ai fatti? Sta al Governo e alla politica nazionale. E’ come se una ruspa avesse aperto un varco, tracciando un percorso che va lastricato e aperto al transito. Una lezione di pragmatismo e di vicinanza alla realtà che, stavolta, il Governo ha recepito o dice di aver recepito. Una lezione che viene da L’Aquila e dalla politica aquilana. Se Berlusconi pensa che occorra 1 miliardo l’anno per L’Aquila, lo pensa anche il resto della sua maggioranza, lo pensa anche la coalizione che governa? Allora è fatta… Ma, per ora, di reale e di concreto ci sono solo gli emendamenti Pezzopane. Come mai?
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