Che bello, la festa della tosatura
Pescina – Valgono sempre di più le rievocazioni e le manifestazioni culturali e storiche sulle nostre radici e sul nostro autentico passato: pastori e contadini fummo nell’Abruzzo interno, contadini e pescatori nell’Abruzzo costiero. E forse avremmo dovuto restare tali… Torna la Festa della Tosatura organizzata dall’Associazione Pescina Commercio, Aspeco, dall’Assessore del Comune di Pescina con delega all’ecologia, Tiziano Iulianella, da diversi allevatori della zona e con la compartecipazione del Gal Gran Sasso Velino. Domenica 9 giugno alle ore 10:00 presso la località Stazione di Pescina nell’azienda Zootecnica di Tiziano Iulianella ci sarà una dimostrazione dell’antica arte della tosatura, una pratica antichissima che serve a liberare le pecore dal vello di lana cresciuto in inverno al fine di evitare all’animale la sofferenza opprimente della calura estiva.
«L’arte della tosatura è molto attuale» ha dichiarato il presidente del Gal Gran Sasso Velino, Bruno Petrei, «e l’attenzione del Gal a questa tradizione è tutt’altro nostalgica. Cerchiamo di concentrare l’attenzione dell’economia reale su tradizioni che, pur sembrando scomparse, rappresentano un trend attuale e concreto per l’economia. Il mercato tessile italiano, infatti, – ha spiegato il presidente – sta riscoprendo il valore e la qualità della lana italiana. Molti stilisti si stanno riaffacciando con grande interesse al mercato della lana italiana, – conclude Petrei – dopo aver appurato che i tessuti sintetici o quelli provenienti dall’estero, utilizzati in questi anni in sostituzione della lana italiana, non hanno le stesse qualità ed i medesimi pregi».
Nella mattinata di domenica saranno tosate 500 pecore da tre esperti Maori, d’origine neozelandese, che, utilizzando una tecnica particolare e delle attrezzature molto moderne, riusciranno a tosare un numero impressionante di esemplari in poche ore.
Le pecore merinizzate italiane, che saranno tosate domenica, risultano più pesanti delle altre tipologie di ovini e con un vello molto più consistente e folto. Con ovini più leggeri, come le pecore sarde ad esempio, i tre tosatori Maori riescono a rasare oltre 400 animali al giorno ciascuno.
Ogni pecora tosata costa € 1,60 all’allevatore e frutta circa tre chilogrammi di lana, che viene venduta a 0,70 centesimi al chilogrammo sporca. Il costo approssimato che sostiene un’azienda per tosare 500 esemplari è di circa € 1.500, calcolando gli operai a sostegno dei tosatori per raccogliere, insaccare e trasportare la lana. A latere della dimostrazione ci sarà una mostra di attrezzi agricoli d’epoca e una degustazione di piatti tipici.
Non c'è ancora nessun commento.