Incubo restituzione tasse, tutto tace


L’Aquila – Scrive Apindustria: “Da molto tempo ormai sembra essere calato un totale silenzio su uno dei problemi principali del post-sisma: la restituzione del 60% non versato di tasse, tributi e contributi. Questa assenza di rumore sta ingenerando nella cittadinanza l’impressione che tutto sia stato risolto ed invece non si potrebbe essere più lontani dalla verità.
Il rischio non è solo concreto ma ha ottime possibilità di divenire una tragica realtà dato che, ad oggi, dovremmo essere in grado noi, come territorio, di deviare il corso degli eventi mentre siamo tutti incomprensibilmente in attesa di una non meglio specificata “azione esterna”.
L’argomento non fa più parte di alcuna agenda né governativa, né regionale, né relativa all’area cratere, ma fra poco sarà la Commissione Europea a mettere fine alla vicenda con due inevitabili condanne: una “al pagamento” (con quali modalità?) di quanto non versato, l’altra, conseguenziale, “a morte” per il territorio più martoriato d’Italia.
La politica locale, dopo la mancata rielezione di Giovanni Lolli al Parlamento dove svolgeva la funzione di collante, sembra totalmente estranea ed incapace di elaborare soluzioni che non siano le solite pezze dell’ultim’ora, mentre organismi coinvolti come la Camera di Commercio dell’Aquila sembrano più impegnate in autocelebrazioni attraverso dubbie manifestazioni e inutili contatti all’estero che impegnate nella tutela delle imprese locali.
In questo panorama desolante il tessuto economico aquilano boccheggia ignaro con una pesantissima spada di Damocle che, nel momento dell’inevitabile accadimento di cui sopra, si trasformerà in una vera e propria ghigliottina.
A nulla varrà la pur misera Zona Franca, che sta portando effetti meno che minimi, così come era ampiamente previsto, né i cento milioni del CIPE, che nessuno vuole spendere così come dovrebbe, né le inutili azioni di recupero previste per l’area ex Italtel che il Comune dell’Aquila, i sindacati, la Fondazione dell’Università e la stessa Camera di Commercio stanno spacciando per “grande iniziativa per lo sviluppo e la ripresa”, se non saremo in grado di metterci tutti al tavolo e portare a compimento quanto richiesto dall’Europa.
Occorre quindi un impegno vero e concreto di tutti gli attori di questo territorio, noi in primis e ben disponibili ad andare oltre le logiche degli interessi di categoria, per scongiurare questa iattura, ma questo appello rischia di diventare presto anacronistico a causa degli egoismi, dei personalismi e delle stupide divisioni che hanno contraddistinto il nostro comprensorio nonostante l’immane tragedia che ci ha colpito.
Aspettiamo un invito da parte di qualche Autorità, Comune dell’Aquila in testa, ma anche da parte degli eletti come le senatrici Pezzopane e Blundo, che saranno anche “nominate” più che elette ma che sarebbero comunque tenute a fare il meglio per il collegio che rappresentano, al fine di elaborare una strategia finale per scongiurare questo iceberg a cui stiamo andando incontro, sempre ammesso che si faccia ancora in tempo”.


07 Giugno 2013

Categoria : Economia
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