Emendamenti, tensione e rabbia: a Roma hanno capito che L’Aquila è pronta a tutto?
L’Aquila – (ore 13,50) – Da Roma non arrivano notizie certe, ma quelle – ancora confuse – che arrivano sono sicuramente pessime: in sostanza, le commissioni avrebbero bocciato o starebbero bocciando in queste ore gli emendamenti o alcuni emendamenti tra quelli proposti dalla senatrice Pezzopane e sostenuti anche da altri parlamentari. Niente di sorprendente, perchè in precedenza la commissione bilancio aveva già detto no. L’altro ieri e ieri ci sono state modifiche alla stesura dei testi, ma Ragioneria e politica continuerebbero a dire più no che sì. L’ultima volta la scorsa notte intorno all’una, a Porta a Porta di Vespa, autorevoli politici hanno detto che i soldi per L’Aquila arriveranno. Ma questa mattina non è accaduto nulla e negli ambienti istituzionali prevale il pessimismo.
L’aspetto offensivo della storia sta nella faccia “buona” del premieri Letta e del Ministro Trigilia, proprio ieri a L’Aquila tra le macerie, che continuano a promettere e a dare per risolto in problema. Ma i soldi e altri emendamenti non arrivano. A questo punto, la gente si sente offesa e presa in giro, e rinfaccia al Ministro Trigilia (il successore di Barca preposto ad occuparsi del problema L’Aquila) di aver addirittura adoperato ieri un tono incoraggiante, che contrasta con i fatti: come si può dire che otto anni “sono troppi” per la ricostruzione, se 24 ore dopo si chiude la borsa e si cancellano proposte per risollevare le aree terremotate? O addirittura Trigilia non sa come la pensano i suoi colleghi, la politica e addirittura il suo premier?
Il clima che sta nascendo a L’Aquila, lo abbiamo scritto mille volte e le autorità dovrebbero saperlo, è decisamente disperato e dunque pericoloso. Se ne rendono conto nei palazzi romani, o aspettano che accada qualcosa di grave?
Non c'è ancora nessun commento.